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Vaccini, per i turisti non vale l’obbligo di prenotazione: code e disagi ai punti di somministrazione del Piceno

COVID - La modalità per chi risiede temporaneamente nelle Marche è indicata sul sito della Regione, mentre per i residenti è obbligatorio prendere appuntamento. Angelini, (Sisp): «Dal 12 luglio, quando la campagna è stata aperta a tutti gli over 60, si è passati da 40 a circa 300 somministrazioni al giorno tra Ascoli e San Benedetto»
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La Casa della Gioventù, pvp di Ascoli

 

 

di Maria Nerina Galiè

Siamo una regione ospitale e lo dimostriamo anche nella somministrazioni del vaccino: nelle Marche i residenti devono prenotarsi, mentre i turisti no. La procedura crea non poche complicazioni agli addetti ai lavori e agli organizzatori dei turni. Per non parlare poi dei cittadini prenotati, costretti a file non previste o con il rischio di finire al centro di discussioni che tocca agli uomini della sicurezza dirimere.

 

Nei punti vaccinali di Ascoli e San Benedetto fino all’11 luglio si viaggiava al ritmo di 20 persone al giorno, mentre ora, dopo il via libera  per la quarta dose agli over 60 anche senza patologie (prima era rivolta agli over 80, ai fragili e agli over 60 ma con patologie) dal 12 luglio si contano tra le 120 e le 150 persone in fila a chiedere la somministrazione.

 

I dati non mentono: da marzo al 31 luglio nel Piceno sono stati vaccinati circa 3.000 cittadini, 1.600 dei quali tra il 12 ed il 31 luglio. E’ stato pertanto necessario ritornare alla prenotazione obbligatoria, sia per evitare estenuanti file che per permettere al servizio di organizzarsi con il personale cronicamente ridotto, per di più alle prese con il Covid che non ha risparmiato la categoria degli operatori sanitari e le ferie da smaltire.

 

Ad Ascoli si vaccina alla Casa della Gioventù il martedì ed il giovedì dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Negli stessi orari a San Benedetto, in via Vittorio Veneto 22, ma nei giorni di lunedì e mercoledì.

 

Due le linee attive che lavorano senza sosta negli orari previsti e organizzati per il numero dei prenotati. Ma questo non sembra essere sufficiente ad evitare code e proteste. Il motivo sta anche nel fatto che i turisti hanno una sorta di corsia preferenziale.

 

Ecco cosa si legge sul sito della Regione Marche, dove sono indicate le modalità di prenotazione ed alla voce “Vaccini per turisti nelle Marche”: «I cittadini di età pari o superiore a 60 anni che hanno già ricevuto la somministrazione della prima dose di richiamo (1° booster) nella regione di residenza e si trovano temporaneamente nelle Marche per motivi turistici, possono chiedere di effettuare la seconda dose di richiamo (2° booster o quarta dose) recandosi direttamente nei Punti Vaccinali di Popolazione, esibendo il certificato di vaccinazione della prima dose booster con indicato il vaccino somministrato e la data di somministrazione. Non occorre prenotazione ed è possibile andare direttamente nei centri vaccinali nei giorni di apertura pubblicati nel sito Asur Marche».

 

Il dottor Claudio Angelini

In realtà potrebbero benissimo prenotare. A spiegare perché è il dottor Claudio Angelini, direttore del Dipartimento di Prevenzione e del Servizio Igiene e Sanità pubblica dell’Area Vasta 5: «Per i residenti in regioni che utilizzano il portale Poste, come ad esempio Basilicata, Abruzzo, Sicilia e Val d’Aosta, la procedura è la stessa dei marchigiani. Devono soltanto indicare il luogo dove vogliono essere vaccinati. Per tutti gli altri, è sufficiente che facciano, sempre attraverso il nostro portale, una pre-prenotazione, registrandosi con la tessera sanitaria. Nel giro di 24 ore riceveranno un messaggio con la conferma della registrazione. A quel punto possono opzionare la località e prendere regolarmente appuntamento».

 

 



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