E’ stata causata da una «asfissia violenta con concomitante choc emorragico interno» la morte di Alika Ogorchuckwu, il 39enne nigeriano ucciso lungo corso Umberto I a Civitanova dopo una brutale aggressione dal 32enne operaio salernitano Filippo Ferlazzo. Escluso che la vittima avesse altri tipi di patologie che ne avrebbero potuto causare la morte.
Lo fa sapere il procuratore facente funzione Claudio Rastrelli «in attesa del deposito della consulenza tecnica autoptica», affidata dalla procura al medico legale Ilaria De Vitis. La procura ha rilasciato il nulla osta per il funerale ieri, ma la data ancora non è stata fissata. Si attende infatti l’arrivo in Italia di altri parenti di Alika, alcuni dei quali avrebbero bisogno del visto. La famiglia ha comunque deciso che il 39enne sarà sepolto a San Severino. Il segretario del Pd Enrico Letta ha fatto sapere che parteciperà al funerale.
Il delitto sul Corso: lo ha inseguito e buttato a terra, poi gli si è seduto sopra e l’ha ucciso
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