di Luca Patrassi
Dopo giornate di riunioni vivaci, con echi polemici nei territori, il centrodestra ha quasi definito il quadro delle candidature nei collegi elettorali delle Marche in vista delle prossime politiche. Giochi fatti in casa della Lega.
Salta il deputato uscente, il treiese Tullio Patassini, che cede il posto all’assessore regionale alla Cultura, l’ascolana Giorgia Latini, al collegio uninominale di Macerata della Camera. Dunque nella Lega sono fuori entrambi i parlamentari uscenti maceratesi: l’esclusione di Patassini si aggiunge a quella dell’ex sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini.
Mentre il coordinatore regionale del partito di Salvini, l’umbro Riccardo Marchetti entra da capolista nel collegio proporzionale della Camera, sempre per la Lega al proporzionale del Senato andrà il deputato fermano Mauro Lucentini. Forza Italia mantiene l’uninominale di Fermo della Camera, seggio blindatissimo, per il coordinatore regionale degli azzurri, il laziale Francesco Battistoni.
In Fratelli d’Italia quadro ancora fluido: il nuovo ingresso dovrebbe essere quello della coordinatrice regionale Elena Leonardi, per lei ci sarebbe il seggio uninominale del Senato Sud, ad Ancona il seggio uninominale della Camera è in ballo tra il consigliere regionale Carlo Ciccioli e il coordinatore provinciale mentre al proporzionale della Camera andrebbero la parlamentare uscente Lucia Albano e forse Guido Castelli le cui quotazioni oggi erano in risalita, per il Senato si parla di Antonio Baldelli.
All’Udc il seggio Marche Nord. Per tornare in casa Lega il collegio uninominale di Pesaro della Camera va al vicepresidente della giunta regionale Mirco Carloni. Per Forza Italia capolista del proporzionale alla Camera sarà Valentina Vezzali e in questo caso i sondaggi non danno però per sicura l’assegnazione di un seggio.
Si annunciano reazioni a catena in Regione dove le eventuali elezioni in Parlamento dei consiglieri regionali daranno evidentemente il via a una modifica degli assetti della maggioranza e a un riequilibrio forzato in giunta. Come era annunciato, la forzatura di Forza Italia su Fermo ha provocato un piccolo terremoto politico negli altri partiti con esclusioni eccellenti ad iniziare dal deputato uscente Tullio Patassini.
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