di Salvatore Mastropietro
Il primo gol stagionale di Cedric Gondo non è, purtroppo, coinciso con una vittoria dell’Ascoli. Il centravanti arrivato dalla Cremonese ha comunque mostrato di essere in crescita e sempre più inserito nei meccanismi bianconeri:
«Questo è un gruppo che ti fa dare sempre il 100%. Nell’azione del rigore ho aspettato il contatto con il difensore, per prendermi si è attaccato e ha commesso fallo. Ero io insieme a Caligara il rigorista designato. Sono contento che il mister mi abbia dato subito fiducia, spero di ripagarla a pieno. La mentalità è quella di squadra ed è la cosa più importante. Gioco con degli esterni con grande gamba, per chiunque sarebbe bello giocare con loro. Ruolo da punta centrale? Negli ultimi anni ho giocato sempre a due, ma personalmente mi trovo bene anche così. Dedica? Lo dedico alla mia famiglia. Obiettivo personale? Non mi piace parlarne, tirerò le somme alla fine».
BUCHEL – «È stata una partita combattuta da entrambe le parti. Potevamo vincere e potevamo perdere, faccio i complimenti ai ragazzi perché abbiamo tenuto fino alla fine. Secondo me abbiamo rischiato poco, se non per errori nostri ma ci può stare contro un avversario così. Per quanto riguarda la fascia da capitano per me è un orgoglio, è una cosa che ti dà molte più responsabilità e io sento di prendermele, ma sappiamo che il capitano è Dionisi e quanto sia importante per noi. Ruolo nel 4-3-3? Per me non ci sono grandi differenze rispetto all’anno scorso, personalmente mi trovo bene e trovo positivo il fatto di giocare sempre la palla, anche se non dobbiamo esagerare. Gondo? È fondamentale avere un attaccante che fa salire la squadra come lui, è diverso da Dionisi ma in una squadra è giusto avere questi calciatori. Saric? Non mi piace parlare degli altri in questo momento, so che ha dato sempre il massimo per questi colori e spero che presto si sistemi la sua situazione».
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