di Andrea Ferretti
Leali migliore in campo è un campanello d’allarme che ha fatto e che deve far riflettere. Il portiere è stato decisivo più di una volta, e a un quarto d’ora dal triplice fischio si è immolato uscendo sui piedi di un attaccante presentatosi solo davanti a lui dopo che due difensori bianconeri sono caduti a terra dopo essersi scontrati tra loro sulla trequarti. Aggiungiamoci pure che nell’ultima azione della partita, se Rabbi toccato in area si fosse lasciato cadere, avremmo probabilmente archiviato la serata parlando di una sconfitta decisa da un calcio di rigore.
LE PREMESSE – Nel 4-3-3 di Bucchi una sola variazione (Salvi per Donati) rispetto alla gara con la Ternana. Scontata la squalifica Dionisi parte anche stavolta dalla panchina e al centro dell’attacco c’è Gondo. Nel 4-3-1-2 di Venturato è invece il fresco ex Maistro a sostenere le punte. Quasi ottomila spettori sugli spalti del “Del Duca” compresi i 220 giunti da Ferrara.
IL PRIMO TEMPO – Pronti via e la Spal cerca di fare il gioco e, soprattutto, di non far ragionare l’Ascoli. Ospiti pimpanti, tanto che al 4’ Leali deve distendersi in tuffo per deviare il calcio piazzato di Esposito dai venti metri. L’Ascoli risponde con la stessa arma del pressing alto e al 7’ Lungoyi ruba palla a Tripaldelli, accelera e calcia: diagonale fuori di poco. Si va da una parte all’altra, gara piacevole. Al 12’ secondo intervento di Leali, bravo coi pugni sul sinistro di Maistro da dentro l’area. Gondo sembra imprendibile, e nella stessa azione sguscia due volte tra le maglie blu della Spal fino all’intervento di Tripaldeli in area. L’arbitro è lì e non ha dubbi: sul dischetto va lo stesso numero 15, Alfonso spiazzato, 1-0. Siamo al 22’. Il vantaggio dura poco perché al 26’ la Spal pareggia con la conclusione di Maistro bravo a trovarsi al posto giusto nel momento giusto a due passi da Leali e freddo nel superarlo con uno “scavino”. Il trequartista, un ex, non esulta.
IL SECONDO TEMPO – Stessa musica ad inizio ripresa con Moncini che al 2’ va vicino al gol dopo un errore di Buchel. L’Ascoli nel fraseggio continua la sua collezione di errori. La squadra di Bucchi cerca di sfondare sulle fasce ma la Spal è abile nel chiudere tutti gli spazi, con le buone o le cattive. Al 17’ triplo cambio di Bucchi: Dionisi per Gondo e dentro anche due terzini freschi. Anche Venturato porta forze nuove in campo, poi l’Ascoli avanza il baricentro con Falzerano per Collocolo. Doppio brivido al 31’: prima Leali salva uscendo alla disperata su Rabbi lanciato in porta, poi Dionisi di testa da due passi si divora il 2-1. L’Ascoli attacca a testa bassa, la Spal regge bene fino al triplice fischio senza buttare mai via la palla. E l’arbitro? Imbarazzante in alcune fasi del match, ma forse ottiene un record: un rigore e tre gialli in due minuti.
ASCOLI (4-3-3): Leali; Salvi (17’st Donati), Botteghin, Bellusci, Giordano (17’st Falasco); Collocolo (26’st Falzerano), Buchel, Caligara; Lungoyi (33’st Ciciretti), Gondo (17’st Dionisi), Bidaoui. A disposizione: Guarna, Quaranta, Simic, Saric, Eramo, Fontana, Giovane. Allenatore: Bucchi
SPAL (4-3-1-2): Alfonso; Dickmann, Arena, Meccariello, Tripaldelli (21’ Celia); Murgia (35’st Tunjov), Esposito, Zanellato; Maistro (21’st Rabbi); La Mantia (47’st Rauti), Moncini (35’st Finotto). A disposizione: Thiam, Almici, Dalle Mura, Peda, Varnier, Prati, Viviani. Allenatore: Venturato
Arbitro: Gariglio di Pinerolo (assistenti Fontemurato di Roma e Niedda di Ozieri, quarto ufficiale Centi di Terni, Var Giua di Olbia, Avar Margani di Latina)
Reti: 22’pt Gondo su rigore (A), 26’pt Maistro (S)
Note: paganti 4.068, incasso 52.487 euro; abbonati 3.648, quota 29.225 euro. Ammoniti: Zanellato (S), Murgia (S), Bellusci (A), Salvi (A), Esposito (S), Arena (S), Maistro (S), Falasco (A) per gioco falloso. Angoli 10-4 per l’Ascoli. Recupero 2’+4′
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