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Altro summit per il ponte sul Tronto, ma ancora non si parla di date

ASCOLI - Ennesimo punto della situazione sulla ormai famigerata struttura lungo la Provinciale Ancaranese. Stavolta con rappresentanti di enti, associazioni di categoria e sindacati. Ascoltati i suggerimenti degli operatori economici del territorio, si dovrà individuare la migliore viabilità alternativa durante i lavori
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La strada sembra un “budello”

 

di Andrea Ferretti

 

“Il ponte sul Tronto che sembra una pista da bob” (29 dicembre 2021), “Tornerà ad essere un vero ponte, ci pensa la Regione Marche” (7 gennaio 2022), “C’è una luce in fondo al tunnel” (13 febbraio 2022), “Forse è la volta buona” (30 marzo 2022).

 

Sono i titoli, con date, che Cronache Picene ha dedicato in tempi più recenti all’ormai famigerato (complicato trovare un altro aggettivo) ponte sul Tronto situato lungo la Provinciale Ancaranese. Lì dove confinano tre Comuni (Ascoli, Castel di Lama, Ancarano), due province (Ascoli, Teramo), altrettante regioni (Marche, Abruzzo). Punto che più nevralgico non si può.

 

L’ultimo incontro in Provincia

La notizia del giorno, ma lo erano anche quelle riportate sopra, è il nuovo summit per mettere a punto interventi di sicurezza. Su una struttura che da tanti anni resiste a tutto, perfino al peso raddoppiato dopo il posizionamento di blocchi di new jersey che dovevano essere provvisori ma invece nessuno li ha rimossi. Su una struttura che resiste a tutti: Paolo D’Erasmo, Sergio Fabiani e ora Sergio Loggi solo per nominare gli ultimi tre presidenti della Provincia che a turno hanno incontrato i colleghi della provincia di Teramo parlando di emergenza, priorità, ecc.

 

E’ un ponte al 50%. Ricordando le parole di Fabiani del maggio 2020 «la responsabilità di manutenzione è di competenza per metà della Provincia di Ascoli e per metà della Provincia di Teramo con la quale vanno concertati tutti gli interventi». Il concerto prosegue.

 

Il sopralluogo di oltre sei mesi fa

Tra i primi blitz del suo mandato, Loggi fece un sopralluogo con amministratori e tecnici del suo ente e di quello teramano. Fu il sopralluogo congiunto dello scorso febbraio, oltre sei mesi fa. I lavori non sono ancora iniziati, ma ci sono da fare i conti con tempi tecnici, procedure, protocolli, firme, approvazioni, variazioni, pareri, reperimento fondi (Anas, Regione Marche, Regione Abruzzo) e tanto altro.

 

“Un proficuo incontro con operatori economici e parti sociali” scrive stavolta in una nota la Provincia dopo che il presidente Loggi a Palazzo San Filippo di Ascoli ha incontrato rappresentanti di enti, associazioni di categoria e sindacati per fare il punto della situazione e ascoltare istanze e suggerimenti rappresentati dagli operatori economici del territorio e dalle parti sociali.

 

Sono state illustrate le soluzioni allo studio per poter individuare la migliore viabilità alternativa durante i lavori: obiettivo minimizzare i disagi. Oltre a Loggi c’erano anche il presidente dells Provincia di Teramo Di Bonaventura, l’assessore regionale delle Marche Castelli, il vice sindaco di Ascoli Silvestri; i sindaci di Ancarano, Castel di Lama, Offida, Castorano, presidente e direttore di Confindustria Ascoli, il presidente della Camera di Commercio, i dirigenti del Servizio Viabilità delle Province di Ascoli (Colapinto) e Teramo (Ranieri).

 

Tornando ai nostri precedenti articoli, adottiamo l’ultimo del 30 marzo. A “Forse è la volta buona” aggiungiamo però un doveroso punto interrogativo.

 

Ponte sull’Ancaranese: forse è la volta buona

Ponte sul Tronto: c’è una luce in fondo al tunnel

Sull’Ancaranese la “pista da bob” tornerà ad essere un vero ponte: ci pensa la Regione Marche

Il ponte sul Tronto che sembra una pista da bob: da anni si attende una soluzione


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