Perugia-Ascoli 1-0: al “Curi” i bianconeri conoscono la prima sconfitta
SERIE B - La squadra di Bucchi perde l'imbattibilità. I grifoni ringraziano e si portano a casa tre punti preziosi grazie al gol di Strizzolo che mette di nuovo a nudo le difficoltà della difesa sulle palle alte. Il Picchio le prova tutte schierando tutti gli attaccanti a disposizione. Esordio per Baumann, Mendes e Adjapong. Gli oltre 1.100 tifosi bianconeri sugli spalti, ma anche quelli davanti alla tv, meritavano di più
Baumann tra i pali titolare a tempo record, Eramo e l’ex Falzerano per lo squalificato Caligara e Lungoyi, il “secondo” Savini al posto di Bucchi, relegato in tribuna dal giudice sportivo. Al fischio d’inizio sono queste le quattro novità dell’Ascoli al “Curi” nel quasi derby col Perugia di Castori, ex sempre nel cuore dei tifosi del Picchio presenti in maniera massiccia, come da tradizione, quando si gioca nel capoluogo umbro. Stavolta su un terreno di gioco ridotto troppo male fin dall’inizio e poi trasformatosi in pietoso soprattutto se si pensa che da qui a giugno deve ospitare partite del secondo campionato di calcio italiano.
Inizio di gara pimpante, soprattutto del Perugia che pressa a testa bassa coprendo bene tutto il campo. Baumann non corre rischi, ma dalle parti del suo dirimpettaio Gori le maglie bianconere si vedono poco. Dura dieci minuti.
All’11 il lampo di Bidaoui che scalda i pugni dell’estremo difensore con un destro potente. Sull’esterno bianconero anche Castori ha preparato la solita gabbia: raddoppio e, all’occorrenza, marcatura tripla.
Al 15′ la risposta del Perugia con un pallone che resta pericolosamente a pochi metri dalla linea di porta prima dell’intervento di Collocolo che sbroglia la situazione rifugiandosi in angolo.
Al 33′ l’Ascoli rischia grosso. Falasco commette una grossa ingenuità fermandosi a sistemare un parastinco e tenendo così in gioco Di Carmine che si infila tra Botteghin e Bellusci, poi perdona Baumann con un sinistro che si spegne sul fondo.
Come da copione, il Perugia prende coraggio dopo questo regalo non sfruttato, ma al 4′ Gondo va vicino al gol con un potente sinistro deviato in angolo da Gori. Non è finita perchè al 42′ segna il Perugia e lo fa con Strizzolo che sul secondo palo raccoglie un lungo cross, apparentemente innocuo, di Casasola, libero di battere a rete tra Donati e Botteghin (è mio? è tuo?) che qualche responsabilità ce l’hanno.
Al “Curi” si conferma dunque la negativa costante di questo avvio di stagione. Quando in area spiovono palloni per l’Ascoli spesso sono guai. E infatti nel recupero, a pochi secondi dall’intervallo, il Perugia rischia di raddoppiare sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto nella stessa mattonella da cui cinque minuti prima era partito il cross dell’1-0. Su questo aspetto difensivo Bucchi deve lavorare, anche parecchio.
Bucchi corre ai ripari nell’intervallo. Negli spogliatoi resta Falzerano autore di un primo tempo abbastanza anonimo, al suo posto Dionisi. Castori lascia sotto la doccia Strizzolo, l’autore del gol, sostituito da Kouan. Il 4-3-3 del Picchio non cambia anche se in fase di possesso diventa un 4-2-4 con Collocolo ala destra e doppio centravanti Gondo-Dionisi.
L’Ascoli attacca ma si scopre. Al 13′ è bravo Baumann che con i piedi salva sul tocco ravvicinato di Di Carmine: una palla sporca che poteva costare caro. Il Perugia agisce soprattutto di rimessa, ma col passare dei minuti nello score dell’Ascoli aumenta la percentuale degli errori.
Bucchi ordina a Savini di inserire Mendes e Giovane per Bidaoui e Buchel. La trazione dei bianconeri diventa decisamente anteriore. Squadra ancora più sbilanciata quando dopo un pò tocca a Lungoyi per Donati. L’ultimo cambio è Adjapong, per Collocolo. Subito dopo (33′) la botta dal limite di Bellusci sorvola di poco la traversa.
Davanti alla difesa si piazzano Eramo e Giovane, Dionisi agisce da rifinitore.
Si va da una parte all’altra con lunghi lanci, non si vedono più due passaggi di fila, la partita diventa brutta.
L’Ascoli non trova spunti se non un mezzo casuale colpo din testa di Gondo al 44′ che sfila sul fondo. L’ivoriano ancora protagonista all’ultimo dei quattro minuti di recupero. Due contatti in area in pochi secondi:va giù, si rialza, continua, esce fuori dall’area e poi di nuovo giù. Per l’arbitro è fuori, per l’Ascoli no, il Var dice che è punizione dal limite.
Finisce così. Ora Bucchi ha una settimana di tempo per lavorare sulla testa dei suoi in vista della gara interna con il Parma.
Arbitro: Piccinini di Forlì (assistenti Tolfo di Pordenone e Di Monte di Chieti, quarto ufficiale Madonia di Palermo, Var Dionisi de L’Aquila, Avar Ferrieri Caputi di Livorno)
Rete: 42’pt Strizzolo
Note: ammoniti Bartolomei (P), Donati (A), Giovane (A) e Paz (P) per gioco falloso, Bellusci (A) e Eramo (A) per proteste. Recupero 2’+4′