Il giorno dopo l’ondata di maltempo che ha messo in ginocchio le Marche, soprattutto l’entroterra della provincia di Ancona, il bollettino è drammatico.
Dalle verifiche svolte dal Dipartimento della Protezione Civile sono almeno 7 le vittime e 2 i dispersi, tra cui anche un bambino strappato dalla furia dell’acqua dalla braccia della mamma.
Una strage. Quattro si contano a Ostra, una a Trecastelli, una a Barbara dove però risultano disperse ancora altre 3 persone e poco fa è arrivata la notizia di un ulteriore corpo senza vita ritrovato a Bettolelle. Dalle notizie ancora sommarie alcune vittime sono stati recuperate a Pianello di Ostra in un garage, mentre il corpo di una anziana di 73 anni si trovava in un seminterrato a Passo Ripe.
Nella provincia di Ancona si sono abbattuti circa 400 millimetri di pioggia in poche ore sottolineano dal Dipartimento della Protezione che per tutta la notte non ha mai smesso di seguire l’evolversi della situazione dalla sala operativa.
A Senigallia da questa mattina dalle 6, dopo l’ondata di piena del Misa, il fiume si sta lentamente ritirando. Varie zone della città sono ancora allagate ma l’acqua non trasborda più da Ponte Garibaldi e da Ponte degli Angeli. Molte strade non sono transitabili oppure chiuse al traffico per motivi di sicurezza. La zona del Cesano è allagata.
Lo sciopero del trasporto dei Ferrotranvieri è stato sospeso nelle Marche per evitare disagi. Sul fronte della viabilità stamattina è chiuso il casello autostradale di Senigallia. Le strade del centro di Senigallia, la Statale, l’Arceviese, la Corinaldese, la Bruciata le vie del Piano Regolatore sono chiuse e pericolose. «Lasciare libere le strade per consentire l’intervento ai mezzi di soccorso» è la richiesta del Comune di Senigallia.
Anche nel Maceratese la bomba d’acqua ha creato danni e disagi, senza tragiche conseguenze o feriti. Durante tutta la notte e le prime ore di stamattina sono stati una 30ina gli interventi dei vigili del fuoco per rami caduti in mezzo alla strada, piccole frane o smottamenti, allagamenti di scantinati, capannoni o sottopassi. Interessate maggiormente l’area costiera tra Porto Recanati e Civitanova e quella interna, in particolare nelle zone di Cingoli e Matelica.
Nel Fermano sono state soccorse cinque persone.
Riunione operativa no stop del presidente della Regione Acquaroli con il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio giunto da Roma. Ad Acquaroli sono arrivate le telefonate del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi. Nella sede della Protezione Civile di Ancona, in riunione anche il prefetto, gli assessori regionali e rappresentanti di tutte le Forze dell’ordine.
Dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Ascoli tra ieri sera, giovedì, e questa mattina venerdì 16 settembre, sono partiti per dare manforte ai colleghi e partecipare alle operazioni di soccorso, undici uomini (compreso un funzionario) e cinque automezzi tra cui anche uno di “posto di comando avanzato”. Si concentrano nella zona di Senigallia, la più colpita.
(in aggiornamento)
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