«Ho visto morire mio figlio Andrea e mio marito Giuseppe, erano scesi nel garage del palazzo e in un attimo il fango li ha travolti. Adesso non so come farò, nella vita non voglio fare più niente, ho sempre lavorato e fatto il mio dovere. Sono arrabbiata con tutti».
Non riesce neanche più a versare una lacrima Adriana, dopo aver perso il marito Giuseppe e il figlio Andrea Tisba, morti a Pianello di Ostra, a 65 e 25 anni. Sono due delle 9 vittime finora accertate per l’alluvione. Entrambi sono stati uccisi dalla furia dell’acqua mentre cercavano di uscire dalla trappola del garage seminterrato del condominio. Le scene di quegli attimi fatali sono rimasti impressi nel cuore di questa donna minuta.
«Urlavo e chiamavo mio figlio, ma lui non mi sentiva, quello non era fango, era cemento. In un attimo non li ho visti più. Andrea l’8 settembre aveva compiuto 25 anni ed era uno studente di Ingegneria Meccanica, si era iscritto al corso di laurea magistrale per terminare il terzo e quarto anno. Stava guardando la partita quando ieri è arrivata tutta quella pioggia. Poi è corso di sotto. Io urlavo e cercavo di richiamarli a casa, ma niente non mi sentivano. Mio marito lavorava alla Togni e stava per andare in pensione».
Una donna distrutta dal dolore e dalla stanchezza. Per ore la luce della speranza le ha fatto credere che i suoi cari potessero salvarsi sebbene, con il trascorrere del tempo ogni certezza si affievoliva sempre di più. A notte fonda, quando l’acqua ha cominciato a battere ritirata, è arrivata la notizia che ha cambiato la sua esistenza e quella della vicina di casa. Nello stesso condominio ha infatti perso la vita anche un altro uomo.
«Ho voluto vede i corpi di Giuseppe e di Andrea quando all’una di notte sono stati recuperati – dice ancora Adriana – Li vedo ancora davanti a me. I vigili del fuoco mi hanno detto che Andrea era arrivato alla macchina ma poi è sceso dall’auto per aiutare il padre che probabilmente era scivolato sotto l’ondata di acqua e fango. Non so perché è capitata a me questa tragedia, ma forse è segno che il Signore ha voluto questo».
(Redazione CA)
(foto/video Giusy Marinelli)
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