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Probabile simulazione di suicidio: detenuto guardato a vista nel carcere di Ascoli

IN QUELLO di Marino del Tronto non è la prima volta che la stessa persona, un sessantenne recluso nella sezione di alta sicurezza e nel Reparto di salute mentale, si rende protagonista di simili episodi
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Un detenuto di circa 60 anni, di nazionalità italiana, sta procurando parecchio lavoro al personale del carcere ascolano di Marino del Tronto.

 

L’uomo, recluso nella sezione di alta sicurezza, in osservazione nel reparto di salute mentale (Rems), ha probabilmente simulato un tentativo di suicidio attirando l’attenzione degli agenti che sono immediatamente accorsi in suo aiuto per scongiurare il peggio.

 

L’ingresso del carcere del Marino

Non è però azzardato parlare di simulazione, in quanto la stessa persona è stata protagonista di una quindicina di episodi simili. Questa volta ha “tentato” di impiccarsi. In altre occasioni, si è messo – tanto per dirne una – una busta di plastica in testa.

Non ha fortunatamente mai riportato seri danni fisici, ma ha comunque creato allarme ed imposto la condizione di organizzare turni di sorveglianza h24, proprio nel Rems.

 

Un reparto presente nella struttura ascolana da qualche anno, con tre posti assegnati, più due per l’osservazione psichiatrica che dovrebbe durare circa un mese. Al carcere di Ascoli possono arrivare detenuti anche dall’Emilia Romagna visto che Ascoli fa parte dello stesso “provveditorato”, e perfino da altre parti d’Italia. Il reparto richiede assistenza medica e infermieristica h24 ed il Distretto di Ascoli di Area Vasta 5 ha organizzato la copertura di tutti i turni.

 

Capita spesso, però, che la permanenza in osservazione si protragga per oltre il mese, in quanto non ci sono posti negli Istituti preposti al trattamento di questo tipo di pazienti.


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