Arquata entra nel clou del piano relativo al centro storico.
Da qualche giorno, infatti, i mezzi della ditta Mannocchi di Montalto Marche, tra cui un escavatore con pinza selezionatrice e un cannone nebulizzatore per contenere gli effetti della polvere sull’ambiente, sono in azione per intervenire sui 24 edifici del centro storico ricompresi nel progetto da quasi 3 milioni di euro redatto dall’Ufficio Speciale Ricostruzione.
Il progetto prevede la demolizione totale (11 immobili) o parziale (1), lo smontaggio controllato di 12 immobili per recuperare beni di valore e strutture storico/architettoniche di pregio, la messa in sicurezza di 9 immobili, la rimozione delle macerie presenti in loco su 3 edifici e di quelle derivanti dalle demolizioni in corso.
Ma non solo, perché gli operai stanno effettuando sul posto la cernita del materiale di scarto, al fine di effettuare la corretta codifica dei codici e trasferirli nei rispettivi siti di smaltimento. Le prime stime hanno quantificato un volume di circa 7.500 metri cubi di macerie da lavorare, pesare, trasportare e recuperare/smaltire, per un peso complessivo che si aggira intorno alle 12.000 tonnellate.
«Stiamo entrando nella fase decisiva, come da cronoprogramma – conferma il sindaco Michele Franchi – sono stati già contattati anche i proprietari delle abitazioni, che sono in loco per recuperare eventuali oggetti e i beni personali. Si tratta di un intervento difficile e complesso, per cui stiamo cercando di accelerare in più possibile, anche in vista dell’inverno».
La conferma arriva anche da Marco Trovarelli, direttore dell’Usr: «L’auspicio è di terminare ogni lavorazione entro l’anno e prima delle consuete nevicate invernali. Si tratta di una fase nodale, propedeutica alla partenza della ricostruzione del borgo, che pone in essere quanto contenuto nell’ordinanza speciale numero 19, incentrata proprio su Arquata».
«Questo sarà un mese decisivo, perché è in programma anche la conferenza permanente per l’approvazione dei piani di recupero, il 3 ottobre – continua Franchi – di pari passo l’Usr sta portando avanti il progetto con Eucentre per l’attuazione dell’ordinanza speciale su Arquata, mentre di concerto con Regione e struttura commissariale stiamo portando avanti la discussione in merito all’ordinanza speciale per Pescara del Tronto e le altre frazioni perimetrate. Stiamo agendo su più piani per velocizzare il processo di ripartenza».
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