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Benevento-Ascoli, un match dai temi caldi tra voglia di riscatto e ruggini del passato

SERIE B - Il match di domenica arriva a poco meno di cinque mesi dalla sfida playoff che aveva fatto sognare il popolo bianconero. Tante cose sono cambiate da allora, a partire dalle guide tecniche. L'ex di turno Bucchi vuole rialzarsi subito, Cannavaro punta sull'euforia e sull'entusiasmo alla sua prima panchina in Italia
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L’Ascoli sotto la Curva al termine della sfida playoff contro il Benevento dello scorso maggio (foto Ascoli Calcio)

 

di Salvatore Mastropietro

 

A tre giorni dal rientro in campo, in casa Ascoli prosegue la preparazione al “Picchio Village” – il focus è centrato soprattutto sull’aspetto tattico – in vista di un match carico di significati. La trasferta del “Vigorito” è una di quelle gare che assume un’importanza particolare all’interno della stagione calcistica, un po’ per il momento in cui arriva (all’interno di un periodo di crisi aperto per entrambe le squadre) e un po’ per tutta una serie di altri elementi riferiti al recente passato.

 

Dionisi in azione in Ascoli-Benevento (foto Ascoli Calcio)

La sfida arriva a poco meno di cinque mesi dalla sfida playoff del “Del Duca”, che vide il Benevento espugnare il fortino bianconero grazie ad un colpo di testa di Lapadula. Tante cose sono cambiate da allora, dalle guide tecniche (Bucchi e Cannavaro al posto rispettivamente di Sottil e Caserta) ad alcuni protagonisti in campo, ma le sensazioni sono ancora vive, soprattutto nell’ambiente Ascoli. Le lacrime versate da gran parte del gruppo sotto la Curva nel post partita restano impresse nella mente di calciatori e tifosi come il momento di massima alchimia tra le parti al termine di un cammino che ha fatto sognare tutto il popolo bianconero. Quel connubio, purtroppo, sembra al momento sopito a causa dei recenti risultati negativi, ma basta poco per far scoccare di nuovo la scintilla.

 

Massimo Pulcinelli

Dal match di quel 13 maggio è scaturita più di qualche polemica, soprattutto per commenti social non troppo velati del patron Pulcinelli. Uno di questi era arrivato in seguito all’eliminazione del Benevento nella doppia sfida playoff contro il Pisa con i sanniti protagonisti – il riferimento è proprio all’immeritata vittoria nella gara secca contro il Picchio – «di una sceneggiata ridicola». Già nella stagione 2019-2020 i rapporti tra le due società cominciarono a divenire piuttosto bollenti. In quel caso l’episodio scatenante fu la vittoria del Benevento (già promosso in Serie A) all’ultima giornata per 1-4 su un Ascoli che comunque riuscì a salvarsi per una serie di combinazioni favorevoli. L’eccessiva esultanza dei giallorossi fece indispettire non poco il patron, che l’anno dopo commentò con ironia la retrocessione della truppa di Inzaghi dalla massima serie.

 

Bucchi (foto Ascoli Calcio)

Alle varie polemiche passate, che in un momento come questo lasciano un po’ il tempo che trovano da entrambe le parti, si affianca la grande voglia di riscatto delle due formazioni. Il Benevento ha deciso di cambiare allenatore affidandosi a Fabio Cannavaro, che esordirà nel campionato italiano (fino ad ora aveva collezionato solo esperienze all’estero, in particolare in Cina) proprio nel match di domenica. L’ex pallone d’oro ha cercato di riportare entusiasmo all’interno del gruppo giallorosso, ma dovrà fare i conti con alcune assenze (Kubica, La Gumina e Viviani su tutti).

 

L’Ascoli, comunque, non sarà da meno. Dell’importanza del match ne è particolarmente consapevole mister Cristian Bucchi, a cui è stata rinnovata la piena fiducia da parte della società e della dirigenza. Il tecnico classe 1977 è un ex di turno (ha allenato in Campania nel 2018-2019, arrivando fino ai playoff) e avrà anche una sana voglia di rivalsa. Il diesse Marco Valentini, che ha parlato ieri ai microfoni del club rilasciando qualche dichiarazione che ha lasciato un po’ indispettita parte dell’ambiente, si è detto convinto di una squadra che metterà in campo al “Vigorito” tutte le proprie migliori armi, soprattutto mentali e caratteriali.


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