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Caso stadio, la sentenza rinviata a marzo ma il Comune avrebbe la vittoria in tasca

SAN BENEDETTO - Secondo indiscrezioni il pronunciamento ufficiale sarebbe una pura formalità, dal momento che il giudice avrebbe già rigettato tutte le istanze promosse dalla Powergrass srl contro l'Amministrazione comunale
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Lo stadio “Riviera delle Palme”

 

di Giuseppe Di Marco

 

Sembrerebbe essersi messa bene per il Comune, la causa sui lavori allo stadio “Riviera” intentata dalla società Powergrass per presunto indebito arricchimento: la sentenza arriverà in primavera, ma il giudice avrebbe già rigettato le istanze del privato, dando ragione all’ente sul saldo dell’opera.

 

In particolare, questa mattina il giudice Enza Foti del tribunale di Ascoli Piceno, a scioglimento della riserva assunta all’udienza del 30 settembre, ha emesso un’ordinanza con cui è stata fissata al 31 marzo 2023 la precisazione delle conclusioni relative alla causa. Il pronunciamento ufficiale, però, sarebbe una mera formalità.

 

A prevalere sarebbe infatti stato l’ente pubblico, al quale era stato richiesto, nel settembre 2021, un risarcimento di 446.000 euro per saldare l’intervento di restyling al manto erboso dell’impianto. Secondo la Powergrass, il Comune avrebbe dovuto pagare i due terzi del totale, non corrisposti dalla Sambenedettese Calcio. Dal canto suo, il Comune si difendeva sostenendo di non aver mai dato il proprio consenso, con atti pubblici, all’inizio dei lavori. Secondo l’ufficio legale dell’ente, infatti, la Sambenedettese avrebbe prima dovuto depositare una polizza fideiussoria finalizzata alla gestione decennale dell’impianto. Il documento però non veniva mai recapitato.

 

Negli ultimi mesi, parallelamente alla causa in corso, la Powergrass ha più volte proposto all’ente di accordarsi dentro un tavolo di negoziazione. L’Amministrazione di Viale De Gasperi però non ha mai risposto a tali richieste, puntando tutto sull’esito favorevole della causa.

 

Anche con un pronunciamento di questo tipo, però, la questione continuerebbe a preoccupare. La Powergrass, infatti, potrebbe impugnare la sentenza per altri due gradi di giudizio, rendendo il “Riviera” impermeabile a finanziamenti statali per un’ipotetica riqualificazione.


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