Incarichi di funzione, cioè coordinatori e posizioni organizzative della parte sanitaria: l’Area Vasta 5 sta colmando un vuoto che consta di circa 30 persone, senz’altro utile per far funzionare la Sanità picena. Ma non è tutt’oro quello che luccica, almeno per il Nursind e l’Usb.
Due le cose che obiettano i sindacalisti.
E sono, intanto, il fatto che il fondo messo sul piatto non è stato concordato con la Rsu, come invece andrebbe fatto per legge. Ma anche il silenzio su altre recriminazioni, più volte sollevate ma alle quali non è stato dato seguito.
I rappresentanti dei due sindacati sono quindi passati all’azione, con una diffida inviata ai vertici della Sanità locale e regionale, assessore Saltamartini compreso, firmata da Maurizio Pelosi del Nursind e dal collega Mauro Giuliani dell’Usb.
«Il direttore di Area Vasta 5, Massimo Esposito ha presentato un organigramma per un costo pari a 501.000 euro, tra l’altro non condiviso dalla dirigente delle professioni sanitarie, considerando – affermano i sindacalisti – una priorità. Ma non lo è per la stragrande maggioranza dei lavoratori.
Le risorse economiche per gli Incarichi di Funzione sono dello stesso Fondo Contrattuale che è risultato insufficiente nel 2021, e ancora stiamo lottando per recuperare 495.000 euro, e attualmente vengono negate indennità e pagamento di ore di straordinario».
Pelosi e Giuliani chiedono, nella diffida, tra le altre cose, chiedono «che venga preliminarmente espletata la necessaria e obbligatoria contrattazione integrativa per la ripartizione delle risorse all’interno del fondo», di capire in buona sostanza se «a tutt’oggi ci sono risorse economiche disponibili o se il fondo risulta incapiente».
Non da ultimo, i sindacalisti evidenziano: «A brevissimo saranno rinnovati i contratti nazionali che avranno validità triennale. Perché dunque tanta fretta ad aprire il bando per gli Incarichi di funzione?»
Al contrario, ritengono più corretto attendere il rinnovo dei contratti, «in modo da avere piena contezza delle risorse disponibili sul fondo, che come è noto è inferiore di circa 1.000 euro pro-capite, ma anche che l’istituzione dei nuovi incarichi di funzione avvenga secondo le norme che saranno previste dal nuovo Ccnl del comparto».
Nel frattempo, Nursind e Usb ricordano le questioni in sospeso, importanti per infermieri e oss di Area Vasta 5, più volte penalizzati:
Il riconoscimento dei tempi di vestizione Covid (40 minuti a turno) e quelli previsti dal contratto nazionale, il riconoscimento della indennità di malattie infettive ormai fermo ad aprile 2022 (7 mesi di arretrati), ai lavoratori che operano nei Pronto Soccorsi e nei reparti Covid di Area Vasta 5.
Poi ancora, il riconoscimento del pagamento dei festivi infrasettimanali, negato da anni e diverse
sentenze, delle scriventi organizzazioni sindacali, hanno sancito l’illegittimità di tale comportamento. Il riconoscimento del pagamento di tutte le ore di straordinario (e ancora insolute). L’aumento delle indennità varie (notturna, pronta disponibilità e festiva come previsto dai Ccnl e da attuare in contrattazione decentrata, il iritto dmensa o buono pasto sostitutivo, lo smaltimento ferie arretrate pari a circa tre anni, l’acconto produttività anno 2021.
m.n.g.
Festivi lavorati in Area Vasta 5, il Tribunale riconosce il diritto al pagamento
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