di Salvatore Mastropietro
Dopo oltre un mese e mezzo senza vincere l’Ascoli si rialza e lo fa nel modo più bello: con una prestazione di grande sacrificio, senza paura, sul campo dell’unica squadra – il Bari, che scende al secondo posto e lascia lo scettro da capolista alla Ternana – che non aveva ancora perso in campionato.
Il match del “San Nicola” segna la parziale rivincita (anche) di Cristian Bucchi, a cui bisogna dar merito stavolta di aver preso le scelte giuste sia a livello di uomini sia sul piano tattico. Nel post partita il tecnico classe 1977 non può che esprimere tutta la propria soddisfazione per la prova offerta dai suoi: «È stata la vittoria di un gruppo straordinario, c’è stato un grande spirito e si è visto in tutti gli episodi che hanno caratterizzato questa partita. Ad un certo punto la strada sembrava mettersi in salita, c’era un secondo giallo per Di Cesare e ci è stato annullato un gol in maniera dubbia. A volte episodi così possono metterti soggezione, ma noi siamo riusciti comunque a portare a casa la vittoria. Ho visto un ottimo Bari, ma il nostro successo è meritato a 360°. Di mio oggi c’è poco, c’è tanto di questa squadra. Gli episodi arbitrali? Mi sarebbe dispiaciuto non vincere, poi dopo il primo gol siamo andati oltre agli episodi che ci stavano mettendo un po’ di negatività addosso».
Sull’importanza della fase difensiva: «La fase difensiva inizia dagli attaccanti, oggi Dionisi e Gondo hanno corso dietro a chiunque avesse la palla. Tutti hanno avuto voglia di correre e di sacrificarsi per i compagni, giocando così difendere diventa più facile. Il merito quindi va in primis ai nostri attaccanti. A livello offensivo dobbiamo essere più bravi a innescarli. Le assenze? Abbiamo una rosa profonda, quando mancano dei giocatori io penso che sia sempre un’opportunità per vedere all’opera chi ha giocato meno. Oggi ho avuto risposte importanti, Simic ha fatto un’ottima partita e non era affatto facile, si è fatto trovare pronto».
DIONISI – «Non ho capito perché mi è stato annullato il primo gol, devo ancora rivedere il replay. Per fortuna siamo stati bravi a crederci e a portare a casa la vittoria. L’importante è stato aver chiuso la partita nel finale, meritavamo una vittoria di questo tipo contro una grande squadra. Oggi abbiamo dato l’anima e ci abbiamo messo quel pizzico di cuore in più. Per il gruppo questa vittoria significa tanto, finora a tratti abbiamo fatto buone partite seguite da qualche black-out, c’era bisogno di un evento positivo e oggi è arrivato. Il gol fa piacere, presto tornerà al gol anche Gondo, ma tutto parte dal lavoro di sacrificio che fai negli altri novanta minuti. Noi siamo questi, dobbiamo lottare e sacrificarci, oggi c’è stata una risposta soprattutto a noi stessi ma anche ai nostri tifosi. Il confronto con Di Cesare? Per me quello che succede in campo finisce lì, io sono un giocatore che dà l’anima per la mia squadra, mi conoscono tanti ex compagni e anche il direttore Polito, non devo chiedere scusa a nessuno».
ERAMO – «Questa è la risposta che dovevamo dare a noi stessi, siamo degli uomini, siamo un gruppo vero e siamo con il mister. Questa vittoria vale più di tre punti soprattutto per il morale. Oggi abbiamo fatto una partita accorta soprattutto nel primo tempo, poi nella ripresa siamo riusciti ad attaccare con pericolosità la loro porta. Oggi affrontavamo una squadra molto forte a cui faccio i complimenti, ma siamo riusciti a dimostrare qualcosa di importante. Il ritorno al San Nicola? Io sono nato qui, è sempre emozionante vedere il Bari, quando non ci gioco contro faccio il tifo per questa squadra. Bari è una piazza speciale e lo era anche in Serie C. Lo scorso anno sono stato vicinissimo a tornare qui, avevo concluso l’accordo con Polito, ma Sottil mi volle trattenere ed è andata bene così».
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