di Giuseppe Di Marco
«Sarebbe necessario istituire uno speciale fondo “Bonus energia” per quelle famiglie e per quelle imprese maggiormente interessate dai rincari esponenziali delle materie prime, con ripercussioni sui costi delle bollette di gas e luce della propria abitazione ed attività». Così esordisce il capogruppo di Forza Italia Stefano Muzi, che chiede all’Amministrazione di predisporre un bando pubblico per l’assegnazione di un contributo straordinario a disposizione delle famiglie residenti in riviera e delle imprese commerciali cittadine in situazione di difficoltà per il pagamento delle utenze domestiche e commerciali dei prossimi mesi.
La crisi, inequivocabilmente, si è abbattuta sui nuclei familiari e sugli esercizi commerciali della Riviera, ripercuotendosi in primis sui costi del consumo energetico per le utenze domestiche e non. «Il dato nazionale inquietante – prosegue Muzi – è che negli ultimi nove mesi quasi cinque milioni di italiani non hanno fronteggiato le spese per il fabbisogno energetico familiare. Con l’arrivo della stagione fredda ed il protrarsi del conflitto bellico russo-ucraino, tale situazione non potrà che aggravarsi e credo sia necessario attuare un piano di aiuti concreti, come stanno già facendo molte altre realtà locali».
La leva giusta, per Muzi, sarebbero i maggiori introiti derivanti dai grattini. «Tale misura una tantum – conclude il capogruppo – tesa ad alleviare il comprovato disagio economico dei nuclei familiari sambenedettesi meno abbienti, potrebbe essere finanziata con i circa 180.000 euro in più incassati dal Comune dai posteggi blu sul lungomare della appena trascorsa estate. Il saldo positivo infatti è derivante dagli oltre 900.000 euro introitati nell’anno 2022, rispetto ai circa 707.000 del 2021. L’aumento delle entrate, che non deriverebbe da un incremento delle presenze turistiche ma dall’accrescimento delle tariffe dei posteggi, sarebbe secondo un principio di equità ridistributiva spalmato sulla fascia socio-economica più precaria».
Un’iniziativa del genere, va da sé, dovrebbe essere discussa in commissione Bilancio per poi essere approvata nel primo Consiglio disponibile. La prossima riunione d’assise però ci sarà nel primo o secondo fine settimana di novembre: il margine per elaborare la misura è, per ora, troppo stretto.
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