di Andrea Ferretti
Bari, Sampdoria, Cagliari. Considerando quella di Coppa a Genova come una mezza vittoria, il 3-5-2 di Bucchi porta ancora i suoi frutti. Ma anche gioco e punti, ovvero i tre che in un colpo permettono all’Ascoli di superare in classifica i sardi e portarsi al nono posto solitario, a una sola lunghezza dalla zona playoff. I tre punti sono stati tanto sudati quanto meritati, ma costano pure tre infortuni che sono comunque da valutare: Dionisi, Simic e Eramo.
IL PRIMO TEMPO – L’Ascoli parte forte e conquista tre angoli in cinque minuti. Sugli sviluppi del secondo tiro dalla bandierina Caligara colpisce a botta sicura, ma un difensore si immola e respinge. La partita si riporta poi sui binari dell’equilibrio. L’Ascoli cerca di innescare la velocità di Lungoyi, il Cagliari insiste su manovre di aggiramento da concludere con il cross per la testa di Pavoletti che con Botteghin ha però vita dura. E’ da poco scoccata la mezzora quando Simic esce dalla difesa e cerca gli attaccanti. Sulla sua palla che spiove al limite dell’area Radunovic sembra in vantaggio, ma portiere e difensori non fanno i conti con la rapidità di Lungoyi, che viene toccato e finisce a terra. Rigore, trasforma Dionisi, 1-0. Che al 45’ ci prova con un bolide da oltre venti metri che si si perde alto non di molto.
LA RIPRESA – Dopo l’intervallo nell’Ascoli c’è Falzerano per Adjapong. All’11’ ecco Mendes per Dionisi che ha un problema muscolare. Il Cagliari attacca, al 16’ il tiro di Falco sorvola la traversa. Al 22’ Liverano affianca Lapadula (fischiatissimo per non dire altro, ma non è una novità) a Pavoletti, dentro anche Millico, Bucchi risponde con Bellusci per Simic infortunato e Bidaoui per Lungoyi. Si male Eramo, dentro Giovane. Al 29’ Falasco mette alla prova i guantoni di Radunovic. Dopo due minuti cambi finiti anche per Liverani. La tensione prevale e la partita ne risente ma al 36’ Radunovic sbaglia il rinvio, Collocolo intercetta e serve Mendes che non ci pensa due volte e fa il 2-0. Il Cagliari si getta all’arrembaggio e al 40’ Guarna, in uscita alta, non trattiene la palla, Pavoletti accorcia. Finisce con l’assalto rossoblù che dura fino al 51’: per i sardi non c’è niente da fare, il risultato non cambia.
ASCOLI (3-5-2): Guarna; Simic (22’st Bellusci), Botteghin, Quaranta; Adjapong (1’st Falzerano), Collocolo, Eramo (26’st Giovane), Caligara, Falasco; Dionisi (11’st Mendes), Lungoyi (22’st Bidaoui). A disposizione: Baumann, Tavcar, Giordano, Salvi, Donati, Fontana, Palazzino. Allenatore: Bucchi
CAGLIARI (4-3-3): Radunovic; Di Pardo (22’st Millico), Altare, Capradossi, Carboni (31’st Rog); Nandez, Makoumbou, Deiola (31’st Barreca); Falco (22’st Lapadula), Pavoletti, Luvumbo. A disposizione: Aresti, Zappa, Obert, Dossena, Viola, Lella, Kourfalidis, Pereiro. Allenatore: Liverani
Arbitro: Aureliano di Bologna (assistenti Berti di Prato e Vigile di Cosenza, quarto ufficiale Angelucci di Foligno, Var Sacchi di Macerata, Avar Feliciani di Teramo)
Reti: 34’pt Dionisi su rigore (A), 36’st Mendes (A), 40’st Pavoletti (C)
Note: spettatori 7.805 di cui 132 ospiti (paganti 3.893, incasso 42.801 euro; abbonati 3.912, quota 31.165 euro), incasso totale 73.966 euro. Espulso 50’st Falasco (A) per doppia ammonizione, entrambe per gioco falloso. Ammoniti: Adjapong (A), Eramo (A), Simic (A) tutti per gioco falloso. Angoli 8-5 per il Cagliari. Recupero 1’+6′
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