E’ fallito il tentativo di “raffreddamento” tra Area Vasta 5 e i rappresentanti dei lavoratori di Nursind, Nursing Up e Usb, convocati dal prefetto di Ascoli, per tentare una conciliazione che ponesse fine allo stato di agitazione.
All’incontro di ieri, 24 ottobre, in Prefettura c’erano il vicario del prefetto Tufariello e il capo di Gabinetto Papa. La parte pubblica era rappresentata dal direttore di Area Vasta 5 Massimo Esposito con delega Asur ed il dirigente delle risorse umane Silvio Maria Liberati.
C’erano poi i sindacalisti Maurizio Pelosi e Devis Camilli (NurSind), Mauro Giuliani (Usb) e Roberto Tassi e Marco Cornacchia (Nursing Up).
I sindacati hanno posto sul tavolo le recriminazioni e le richieste alla base della protesta (leggi qui).
Ma riferiscono di non aver avuto risposte esaustive dai rappresentati della Sanità. Pertanto, «continua lo stato di agitazione. Nursind, Usb e Nursing Up continueranno a chiedere risposte concrete e tangibili alla direzione generale dell’Asur e dell’Area Vasta 5, ad esclusiva tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto.
Decideremo a breve – continuano i sindacalisti – insieme ai lavoratori, di intraprendere tutte le iniziative sindacali che riterremmo di adottare, compreso lo sciopero.
A parere delle scriventi organizzazioni, la situazione ha superato ampiamente i limiti della tollerabilità traducendosi in pesanti criticità per tutti i lavoratori».
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