di Franco De Marco
Come al solito, quando c’è la firma di quel genio del teatro italiano che risponde al nome di Pier Luigi Pizzi, il “Macbeth” di Giuseppe Verdi, che andrà in scena nel Teatro Ventidio Basso di Ascoli sabato 19 novembre (ore 20,30) – anteprima giovani venerdì 18 alle ore 17 – sarà un grande spettacolo. Le prove sono in pieno svolgimento nel Teatro dell’Aquila di Fermo dove la prima è prevista il 12 novembre (ore 21) con anteprima giovani il 10 novembre (ore 17). Successivamente recite nel Teatro della Fortuna di Fano il 26 novembre (ore 20,30) e anteprima il 24 novembre (ore 17). Si tratta del primo titolo della stagione 2022-2023 della Fondazione Rete Lirica delle Marche.
C’è molta attesa per questa nuova produzione soprattutto per le invenzioni garantite da Pier Luigi Pizzi che è il curatore di regia, scene, costumi e luci. A 92 anni questo immenso artista è ancora capace di regalare emozioni e raffinatezza stilistica. Prepariamoci ad effetti scenografici di grande impatto visivo su una trama di forti passioni e di sete di potere. La Fondazione Rete Lirica delle Marche, come ha sottolineato il direttore artistico Alessio Vlad nella presentazione del cartellone 2022-2023, si è data soprattutto una missione che la differenzia da altri enti lirici: “Mettere in rapporto grandi maestri e giovani interpreti. Ovvero offrire la possibilità ai talenti emergenti di crescere accanto a maestri”.
IL CAST – Macbeth Gezim Myshketa, Banco Gianluca Margheri, Lady Macbeth Lidia Fridman, dama di Lady Macbeth Melissa D’Ottavi, Macduff Matteo Roma, Malcom Giuseppe Settanni, un domestico/il sicario/l’arlado/il medico William Corrò. Nella recita del 17 ad Ascoli Macbeth è interpretato da Elcin Adil. A dirigere la Form Orchestra Filarmonica Marchigiana è il giovanissimo e promettentissimo Diego Ceretta, 26 anni, destinato ad una luminosa carriera.
Cosa certamente molto gradita agli ascolani è la partecipazione, dopo l’ennesimo successo al Rof di Pesaro, del Coro del Teatro Ventidio Basso diretto dal maestro Giovanni Farina. Sono impegnati in questa produzione ben 34 coristi: 18 voci femminili e 16 maschili. Questo coro ha raggiunto un livello qualitativo, sia nelle voci sia nei movimenti scenici, di altissimo livello con riconoscimenti unanimi di critica e pubblico. Ecco dunque una bella occasione per vederlo all’opera anche tra il pubblico amico. Proprio Pier Luigi Pizzi è stato il primo a riconoscere le qualità del coro ascolano e a lanciarlo.
Gli altri titolo della stagione lirica della Fondazione sono “La Traviata” di Giuseppe Verdi a febbraio (2 e 4 a Fano, 9 e 11 a Fermo, 16 e 18 ad Ascoli) e, nell’ambito del progetto “Opera Domani”, rivolto ai più piccoli e alle famiglie, la fortunata produzione di AsLiCo con Théâtre des Champs-Elysées e Opéra de Rouen “La Cenerentola. Grand Hotel dei sogni”.
C’è da augurarsi che soprattutto per la recita rivolta ai giovani sia effettuata una adeguata promozione. La Fondazione ha previsto specifiche performance nelle scuole di avvicinamento allo spettacolo . Ora che le paure per la pandemia sembrano del tutto accantonate, e che si è tornati alla normalità, il pubblico è atteso in gran numero anche considerando la qualità dell’appuntamento.
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