di Andrea Ferretti
Ha 21 anni. Vince da quando ne aveva appena 18. Destino inevitabile, il suo, che smentisce il proverbio, non solo romano, “Sora Camilla… tutti la vogliono e nessuno la piglia”. Lui è l’ascolano Lorenzo Melosso, cavaliere protagonista e vincitore di Palii e Quintane. Un enfant prodige – a questa età etichetta ancora obbligatoria – in grado di battagliare e superare veterani del settore, autentici big che hanno il doppio dei suoi anni.
Esploso nel 2019 quando ad agosto vinse la Quintana di Ascoli con il Sestiere di Porta Romana, ha fatto e continua a far gola a tutti. Va da sé che le altre rievocazioni storiche incentrate su sfide a cavallo (le principali e anche qualcuna di minore importanza) lo hanno cercato, convinto e ingaggiato. E continuano a farlo.
Lorenzo Melosso, da tre anni protagonista della Quintana di Ascoli, in questo 2022 lo è stato anche della Quintana di Foligno, della Giostra dell’anello (Palio di Castel Clementino) di Servigliano (Rione Porta Marina), del Palio di Valfabbrica (Rione Pedicino) e del Palio di San Ginesio (Rione Porta Alvaneto). Partecipazioni assolutamente mai anonime. A luglio, all’esordio, ha vinto a Foligno la “Giostra della Sfida”. E’ stato il primo ascolano a farlo considerando che Emanuele Capriotti, che corse e vinse la “Giostra della Rivincita” con il Rione Ammanniti nel 2007, è di Castignano. Ad agosto ha vinto a San Ginesio, a settembre a Valfabbrica dopo che a Servigliano, ad agosto, era stato costretto al ritiro per infortunio del cavallo.
Tutto qui? No. Tralasciando Arezzo e la sua Giostra del Saracino dove, anche per la tipologia della tenzone, un cavaliere ascolano non s’è mai visto, restano – o meglio restavano – in ballo il Palio del Niballo di Faenza e la Giostra Cavalleresca di Sulmona. Meglio usare il tempo al passato, perché il “matrimonio” tra Lorenzo e Sulmona è già stato celebrato, con la firma su un contratto triennale.
Sarà lui a difendere nel 2023 i colori del Sestiere Porta Manaresca. La speranza dei suoi nuovi sestieranti è che nel cuore possa prendere il posto di Marco Diafaldi, 35 anni, di Faenza (Ravenna), il quale ha difeso per ben tredici anni quei colori prima del clamoroso passaggio, quest’anno, insieme al suo amico ex cavaliere e ora “palafreniere” Massimo Conficconi, al Sestiere Porta Filiamabili. Conficconi, faentino pure lui, con 7 successi è recordman di vittorie a Sulmona ed ha un passato alla Quintana di Ascoli per Porta Maggiore con 4 Giostre, e scarsi risultati, tra il 1996 e il 1998. A Porta Manaresca Diafaldi ha regalato cinque Palii (2009-2011-2013-2015-2016) dei sette totali vinti. La Giostra di Sulmona è molto giovane, si corre solo dal 1995 quando vinse l’ex Porta Tufilla Alfiero Capiani di Faenza (Ravenna). Nell’albo d’oro figurano anche altri tre cavalieri che hanno partecipato alla Quintana di Ascoli: Luigi “Cino” Felici (Porta Romana) di Servigliano (Fermo) vittorioso in Abruzzo nel 2001, Francesco Scattolini (Romana e Maggiore) di Montecassiano (Macerata) nel 2010 e, soprattutto, Luca Innocenzi (Solestà) di Foligno (Perugia) che ha vinto nel 2017, 2019 e quest’anno sempre per Borgo San Panfilo.
Non è finita, perché Melosso sembra ormai in dirittura d’arrivo anche per prendere il posto dello stesso Diafaldi al Rione Verde di Faenza. Ecco allora che al “Palio del Niballo” del 2023 si troverebbe di fronte il solito Luca Innocenzi il quale proprio quest’anno, a 40 anni, ha esordito in terra romagnola vincendo per il Borgo Durbecco (ex Rione Bianco). Se anche questo “matrimonio” si farà, Melosso a Faenza correrà per il Rione che tanti anni fa fu difeso da Massimo Montefiori e poi da Riccardo Conti, entrambi faentini ed ex Porta Romana. Conti lo vinse nel 1990 e 1991, Diafaldi ha regalato l’ultima gioia nel 2016. Il “Palio del Niballo” si corre dal 1959 e il Rione Verde lo ha vinto 7 volte. Come a Sulmona, anche in questo caso si tratterebbe del primo cavaliere ascolano da quelle parti.
Una curiosità è data dagli stessi colori – rosso e azzurro (o blu) – che Lorenzo Melosso difende e difenderà ad Ascoli (Sestiere Porta Romana), Servigliano (Rione Porta Marina) e Sulmona (Sestiere Porta Manaresca). Dovrà solo fare attenzione al fazzolettone da indossare.
Intanto sabato 19 novembre a Faenza si svolgerà la cerimonia del Premio “Miglior cavaliere d’Italia”, ideato e organizzato da Roberto Parnetti di Arezzo. Quel giorno verrà svelata la graduatoria finale di questa edizione 2022, ma possiamo anticipare che per Luca Innocenzi sarà il quinto trionfo, su altrettanti edizioni, seguito da Massimo Gubbini (2°) e Lorenzo Melosso (3°).
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