di Benedetto Marinangeli
Come volevasi dimostrare, Roberto Renzi ha riaffidato la Samb a Sante Alfonsi. Una decisione che era nell’aria già da ieri sera ma che ha trovato conferma in mattinata nella nota stampa del club del Riviera delle Palme. “La A.S. Sambenedettese comunica di aver affidato nuovamente la guida tecnica della prima squadra a Sante Alfonsi. Con lui torna nello staff tecnico il preparatore atletico Francesco Paolini. La società augura un buon lavoro al mister e allo staff”.
Nel pomeriggio Alfonsi ha diretto il suo primo allenamento al Samba Village. Assente Lulli alle prese con un malanno al polpaccio mentre hanno lavorato a parte Chinellato e Vita.
«Ho trovato i ragazzi abbastanza bene dal punto di vista fisico – queste le sue prime parole, con la Samb che per questa occasione ha momentaneamente interrotto il silenzio stampa – ma allo stesso tempo abbacchiati per la situazione che si sta vivendo e che non doveva essere questa. Lo sanno bene ma allo stesso tempo devono riacquisire morale, spirito e voglia di andare in campo. Ma soprattutto la cattiveria giusta e la voglia di vincere le partite».
Paradossalmente Alfonsi sta rivivendo ciò che era capitato lo scorso anno, quando insieme a Stefano Visi prese il posto di Mauro Antonioli per poi dare il via alla lunga cavalcata che ha portato alla vittoria dei play off che, alla fine, non sono serviti a nulla. «Non dobbiamo -dice Alfonsi- fare paragoni con lo scorso campionato. Oggi è tutta un’altra storia e per questo motivo bisognerà tirare fuori tutta la rabbia che ho io, lo staff tecnico e i ragazzi che stanno vivendo tante negatività per invertire la rotta. Ora basta con le parole e le chiacchiere servono solo le vittorie, i risultati e i punti».
Domenica prossima al Riviera arriva il Termoli penultimo in classifica. «I ragazzi –è sempre Alfonsi che parla– vorrebbero che fosse già domenica per scendere in campo e dimostrare che non meritano questa classifica. Non a parole ma con i fatti».
Fondamentale sarà, poi, la prossima riapertura del mercato. «Mancano ancora due partite prima del nuovo inizio delle operazioni. Ancora non ci penso perché bisogna risalire la china, con i ragazzi che vogliono dimostrare di volere restare a San Benedetto e di fare bene con questa squadra».
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