di Salvatore Mastropietro
Un terzo del campionato è alle spalle ed in casa Ascoli è possibile trarre i primi bilanci dopo una prima parte di stagione sostanzialmente positiva. Dopo la seduta odierna di allenamento al “Picchio Village” ci ha pensato il direttore sportivo Marco Valentini a fare il punto della situazione ai microfoni della società.
Tra nove giorni è in programma il match contro il Sudtirol e sarà importante mettersi alle spalle le tante polemiche che hanno fatto seguito alla sconfitta di una settimana fa contro il Frosinone: «Accettiamo il verdetto del giudice sportivo, non vorrei tornare su quella partita perché dobbiamo focalizzarci sul prossimo avversario. Quel che è successo ci sarà di insegnamento per il futuro».
Sul percorso effettuato in questa prima parte di campionato: «Penso che siamo in linea con i nostri programmi, cioè di essere nella parte sinistra della classifica e di restare agganciati al treno dei migliori. Rispetto allo scorso anno secondo me il livello è superiore ed essere in linea con i risultati di un anno fa deve essere per noi motivo di soddisfazione. Ad oggi la classifica dice che siamo vicini al gruppo delle prime e da qui al 26 dicembre dobbiamo rimanere lì dentro. Veniamo da una sconfitta totalmente immeritata, così come lo era stata ad esempio quella contro il Modena. Nel nostro DNA già la scorsa stagione abbiamo dimostrato di fare meglio in trasferta, per questo dobbiamo migliorare lo score casalingo».
Sul periodo di crisi attraversato tra settembre e l’inizio di ottobre: «L’allenatore non è mai stato in discussione, noi valutiamo un percorso più ampio e quello che viene fatto giornalmente sul campo. Penso che un momento di difficoltà lo avranno tutte le squadre, la differenza nel nostro caso l’ha fatta la gestione della società. Tutte le squadre che hanno fatto i playoff l’anno scorso sono nei bassifondi della classifica, solo noi e il Brescia siamo in alto. Qualche difficoltà era fisiologica perché abbiamo cambiato una decina di calciatori, di cui alcuni molto giovani».
Sul reparto offensivo e sulla fase difensiva: «A livello numerico ci siamo per quanto riguarda i gol di Gondo e Dionisi. Se avremo due attaccanti in doppia cifra a fine anno vorrà dire che avremo fatto molto bene. Botteghin ha la predisposizione per far gol sulle palle inattive, raccoglie i frutti del lavoro dello staff. Nel mio modo di fare calcio penso che le squadre vadano costruite dal basso, noi abbiamo un pacchetto arretrato molto forte che dà sensazione di solidità a partire dai nostri portieri. Tutti i difensori hanno dimostrato di essere utili alla causa. Simic l’ho voluto fortemente quest’estate, lui si era un po’ perso negli ultimi anni ma le sue potenzialità erano chiare. Sono stato uno dei fautori del rinnovo di Quaranta, sta ripagando tutta la nostra fiducia. Bellusci ha attraversato un calo di rendimento, ma lo reputiamo un calciatore molto importante per noi e per la categoria. Tavcar si è fatto trovare pronto in Coppa e sappiamo che possiamo contare su di lui».
Sulle condizioni di Nicola Leali e sul rendimento di Guarna: «Siamo in linea con le previsioni, tornerà a parare a novanta giorni dall’infortunio. Ancora non fa lavori a terra, bisognerà aspettare i primi di dicembre quando è in programma l’ultima visita. Guarna è un ottimo secondo per questa categoria e si sta dimostrando anche un ottimo prima. Abbiamo preso anche Baumann perché gli infortuni dei portieri sono imprevedibili e quindi bisognava prendere delle precauzioni».
Sul centrocampo: «Forse è l’unico reparto dove siamo corti e dove ci stiamo arrangiando. Stiamo comunque dimostrando un grande spirito ed una grande disponibilità da parte di tutti. Ci tengo a evidenziare il rendimento del reparto, è un grande segnale che arriva dal gruppo. Collocolo è per noi importante, abbiamo concluso il rinnovo fino al 2025, si sta consacrando in questa categoria ed è normale che ci possano essere delle voci di mercato su questo ragazzo. E’ comunque un discorso prematuro perché rimarrà sicuramente con noi, poi se ne parlerà l’estate prossima».
Sul prossimo calciomercato: «A livello di Serie A si inizierà a parlare prima, ma noi giochiamo fino al 26 dicembre e quindi non voglio parlare di mercato. Credo molto in questi ragazzi e credo che possano raggiungere degli obiettivi ambiziosi. Abbiamo un gruppo consapevole e se molliamo un attimo possiamo perdere con chiunque».
Sulle prossime sei partite: «C’è un mini campionato di affrontare, affronteremo tutte partite difficili e dobbiamo cercare di arrivare alla fine del girone d’andata nella migliore posizione possibile, anche per un discorso di autostima. Dobbiamo recuperare qualche punto perso per strada, poi nel girone di ritorno inizierà un altro campionato».
Un bilancio generale sul campionato: «Ci sono sorprese in positivo e in negativo. Il Sudtirol lo è in positivo, il Como che affronteremo il 4 dicembre lo è in negativo. Il livello di questo campionato è molto alto, almeno 12-13 squadre possono ambire alla promozione e alla zona playoff, cosa che l’anno scorso non era valida. Abbiamo squadre piazzate dietro di noi con budget molto superiore al nostro. Per colmare il gap bisogna lavorare e fare sacrifici, sono sicuro che facendo così potremo competere con chiunque».
Sui tifosi e sulla media spettatori: «Il dato sui presenti deve essere orgoglio per chi lavora nell’Ascoli Calcio. Questa piazza la conosco bene e so che quando viene chiamata risponde senza se e senza ma. C’è stato grande attaccamento fin dalla prima partita. Penso che la nostra tifoseria sia penalizzata dall’orario del sabato alle 14, un po’ ovunque i dati crescono quando si gioca nel tardo pomeriggio o in orario serale. Spero che la tifoseria ci accompagni in questo modo fino alla fine, tutte le componenti devono andare avanti all’unisono per raggiungere traguardi ambiziosi».
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