E’ corale la protesta degli operatori della Sanità picena, seppure sono autonome le iniziative per lanciare appelli alla Regione e all’Asur, quest’ultima in procinto di essere dismessa.
Cgil, Cisl e Uil funzione pubblica, Fials e Ugl Salute, a seguito del fallimento del tentativo di conciliazione hanno indetto due manifestazioni di protesta: il 24 novembre, dalle ore 13 alle ore 15, davanti all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli; il 29 novembre, nello stesso orario, davanti all’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto. Ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto.
«La Rsu dei dipendenti dell’Area Vasta 5, unitamente ai responsabili territoriali delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil funzione pubblica, Fials e Ugl Salute, giudicano assolutamente inadeguate le assicurazioni verbalmente fornite dalla direzione generale Asur durante la riunione convocata dalla Prefettura di Ascoli il 15 novembre, per l’espletamento del tentativo di raffreddamento dei conflitti. E sono qui a rappresentare l’esacerbato stato d’animo dei dipendenti ai quali, da anni, non vengono riconosciuti diritti contrattualmente sanciti – si legge in una nota degli esponenti sindacali -.
In assenza di qualsiasi tipo di riscontro da parte dell’Asur e della Regione Marche, ci riserveremo di programmare ulteriori adeguate iniziative».
Il 21 novembre un altro presidio è stato organizzato da Nursind, Nursing Up e Usb a San Benedetto, mentre il 4 novembre è stato fatto ad Ascoli.
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