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Consiglio comunale in videoconferenza, l’opposizione non ci sta: «Che fine hanno fatto trasparenza e partecipazione?»

CASTEL DI LAMA - Fa discutere tra i banchi dell’opposizione la scelta del sindaco Bochicchio di non convocare in presenza la seduta odierna, di particolare importanza in ottica Pnrr. I consiglieri Camela, Peroni e Re puntano il dito sulla maggioranza e sul primo cittadino, che in una lettera inviata alla minoranza ha sottolineato l’impossibilità di partecipare in presenza per via di una trasferta di lavoro
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di Federico Ameli

 

Nonostante un solo punto fissato all’ordine del giorno, a Castel di Lama si preannuncia più movimentata del solito la seduta consiliare in programma nella serata di oggi, domenica 20 novembre, alle 21,15.

Mauro Bochicchio

 

Oltre al tema da discutere – in ballo c’è una variazione del bilancio di previsione 2022-2024 con l’aggiornamento del programma delle opere pubbliche, particolarmente significativa in ottica Pnrr – questa volta ad agitare i componenti dell’opposizione in Consiglio comunale sono le modalità di convocazione dell’assemblea, che anziché riunirsi in sala consiliare andrà in scena in videoconferenza.

 

Una scelta, quella dell’Amministrazione guidata da Mauro Bochicchio, aspramente criticata dai consiglieri comunali di minoranza, che puntando il dito contro il sindaco e la sua squadra sottolineano la necessità di un confronto diretto con la cittadinanza sul futuro del paese.

 

In questo senso, i consiglieri Vincenzo Camela e Cinzia Peroni condannano all’unisono una decisione che, dal loro punto di vista, sconfesserebbe i principi di trasparenza e partecipazione popolare del Movimento 5 Stelle, di cui la giunta Bochicchio è diretta espressione.

Vincenzo Camela

 

«Siamo convinti che, terminate le prescrizioni Covid, le adunanze consiliari vadano svolte sempre in presenza – affermano Camela e Peroni – Riteniamo inopportuno convocare un Consiglio comunale di domenica e alle ore 21,15 con un solo punto all’ordine del giorno, la solita variazione di bilancio che è segno evidente di un’amministrazione che naviga a vista nel porto delle nebbie.

 

Si tratta di una variazione di bilancio di oltre un milione di euro e prevede lo stanziamento di risorse che stravolgeranno l’assetto urbanistico-sociale del territorio, tra cui 379.000 euro per il viale alberato di via Scirola con la conseguente e reiterata strage di alberi, oltre ad interventi per opere pubbliche ed urbanistiche di enorme impatto ambientale.

Cinzia Peroni

 

Sono argomenti che di certo avrebbero richiesto un approfondimento e un coinvolgimento in primis dei consiglieri, delle consulte e dei cittadini, per poi essere dibattuti in Consiglio comunale.

 

Quelli che in campagna elettorale sventolavano la bandiera della trasparenza dei duri e puri, quelli che a squarciagola annunciavano che avrebbero coinvolto i cittadini nelle scelte amministrative se la suonano e se la cantano come meglio credono, infischiandosene dei ruoli istituzionali.

 

La convocazione del Consiglio è da ritenersi nulla – denunciano i due consiglieri – in quanto la stessa non contiene esplicita motivazione per ricorrere alla modalità di convocazione telematica, requisito essenziale per la validità della medesima come previsto dal regolamento».

 

A questo proposito, come riferito via social dal consigliere Gianluca Re, il sindaco Bochicchio ha fornito una risposta ai dubbi che aleggiavano tra i banchi – “virtuali”, almeno per stasera – dell’opposizione informando con una lettera i consiglieri della sopraggiunta necessità di convocare la seduta in videoconferenza per via di una trasferta di lavoro in Calabria e degli impegni che avrebbero impedito agli altri consiglieri di maggioranza di partecipare all’assemblea.

Gianluca Re

 

La replica non è bastata però a convincere il consigliere Re, che dal suo profilo Facebook ha colto l’occasione per tirare di nuovo – una prima volta lo scorso giugno, in occasione di una seduta in programma alle 22,15 – le orecchie al sindaco Bochicchio e alla sua squadra in materia di convocazioni.

 

«Vorrei ricordare al sindaco – afferma Re – che gli interessi della comunità vengono sempre prima dei suoi e che, se vuole pensare a questi, allora si deve dimettere subito.

 

Insieme agli altri consiglieri di opposizione ho chiesto, ai sensi del comma 3 dell’art. 4 del vigente “Regolamento per lo svolgimento delle sedute degli Organi collegiali del Comune di Castel di Lama in modalità telematica”, che venga predisposta una adeguata postazione, nella sede municipale, dove poterci collegare ai lavori del Consiglio.

 

Noi dell’opposizione, stasera saremo dove devono stare quelli che hanno chiesto il voto ai cittadini per amministrare, cioè in Comune, mentre la maggioranza scappa a gambe levate».

 

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