Si è svolto ad Ascoli, nella Sala della Vittoria della Pinacoteca, a Palazzo Arengo, il convegno “Denatalità e Welfare” organizzato dalla sezione dell’Associazione Medici Cattolici Italiani (Amci) di Ascoli Piceno. Il dottor Stefano Ojetti, presidente locale e segretario nazionale, dopo aver ringraziato il sindaco Marco Fioravanti per aver sostenuto l’organizzazione e, per la presenza, il vescovo Gianpiero Palmieri, ha posto l’accento su come oggi molto si parli di morte, suicidio assistito ed eutanasia, e poco di vita, ricordando quindi le ragioni della denatalità, in gran parte sociali e culturali.
Ha poi letto il messaggio che il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, ha inviato sostenendo che «per riempire le culle vuote occorre combattere il precariato e sostenere la famiglia. C’è bisogno di persone appassionate, che sappiano raccontare ai giovani la meraviglia della paternità e della maternità, è innegabile però – ha detto – che voi medici cattolici giochiate un ruolo chiave».
Il sindaco Marco Fioravanti ha rinnovato l’impegno a portare avanti le politiche di sostegno ai giovani in maniera concreta, già avendo messo a punto una serie di iniziative e programmandone altre al fine di incentivare sempre più i giovani a costruire una famiglia.
Il senatore Guido Castelli nel suo intervento ha portato la lunga esperienza maturata nel campo amministrativo da sindaco prima e assessore regionale poi, e si è detto molto preoccupato nella visione di un periodo per il nostro Paese, al momento definito catastrofico, ma ha assicurato tutto il suo impegno nel sostenere le politiche sulla natalità.
Il professor Roberto Angioli, direttore di Ostetricia e Ginecologia del Campus Biomedico di Roma e consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ha illustrato una serie di dati statistici preoccupanti e che pongono il nostro Paese, purtroppo, tra gli ultimi in Europa relativamente alle nascite.
Il professor Flippo Boscia, presidente nazionale Amci e già direttore della cattedra di Fisiopatologia della Riproduzione Umana all’Università di Bari, ha portato la sua lunga esperienza di ginecologo ponendo considerazioni etiche sull’educazione alla vita da trasmettere ai giovani e manifestando preoccupazione sul destino delle circa ottantamila “vite sospese” relative agli embrioni crioconservati.
Il professor Roberto Gambino, presidente nazionale dell’Associazione “Scienza e Vita” e ordinario di Diritto Privato e prorettore vicario all’Università degli Studi Europea di Roma, ha suggerito una proposta di legge dove le circa tremila coppie, in cerca di adozione, possano direttamente accederne attraverso un registro precostituito all’adozione di neonati abbandonati alla nascita.
Il vescovo Gianpiero Palmieri ha concluso l’incontro dando valore alla maternità e ricordando l’episodio delle due donne bibliche Sifra e Pua che si oppongono alla violenza del Faraone, giustificandosi di non arrivare in tempo a uccidere i bambini per la velocità delle donne ebree nel partorire, affermando infine di aver ricevuto una risposta inaspettata da alcuni bambini ai quali aveva chiesto «volete rimanere piccoli o diventare grandi?». La loro risposta è stata «rimanere piccoli» perchè sentivano dire dai propri genitori «la fatica che si fa ad essere grandi».
Il convegno ha ricevuto l’attenzione anche del ministro della Natalità Eugenia Roccella che, attraverso un videomessaggio, ha detto: «Cari amici di Ascoli, mi dispiace molto di non essere lì con voi» manifestando poi «apprezzamento del tema che avete scelto» e concludendo con «un Paese senza figli è un Paese senza futuro per un problema di sostenibilità del welfare, del pil e quindi della sostenibilità delle pensioni».
L’incontro si è concluso con una conviviale dei relatori al Caffè Meletti.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati