Il presidente della Samb Roberto Renzi, come annunciato alla vigilia della partita, si è presentato dinanzi a microfoni e taccuini dopo il 3-0 rifilato al Termoli.
CASO COZZELLA – «Quello che è successo a Cozzella eravamo tutti presenti. Il direttore il giorno dopo mi ha chiesto il permesso di iniziare una sua strada, e io gli ho detto di fare quello che credeva opportuno perchè aveva il mio appoggio. E’ stato allontanato non per un solo motivo. Comunque l’ atteggiamento dell’ambiente ostile non è molto piacevole da sentire ed ha portato ad un forte nervosismo e pressione nello spogliatoi. I silenzi stampa li facciamo perché dopo la partita col Roma City perchè i ragazzi non volevano ed il mister neppure. A quel punto abbiamo preso quella decisione. Tutti gli acquisti di quest’anno compresa la riconferma di Alfonsi e il cambio tecnico è stato proposto dal direttore e accettato da me. Dopo la sconfitta con la Vastese ho preso la mia decisione e siamo tornati alla vecchia compagine tecnica».
VENDITA SOCIETA’ – «Io non vendo, non perché non voglio vendere anche perché si scrivono cose non vere, se tu porti una persona che si è messa a sedere con me con la quale abbiamo parlato di cessione della Samb a cui ho chiesto un euro, io sono pronto. Sono chiacchiere, perché mai nessuno si è seduto con me».
DEBITI SOCIETARI – «La questione debitoria è un pensiero di qualcuno. I fornitori non hanno alcuna pendenza. Per quanto riguarda il direttore generale Faccioli non mi può fare vertenza perché non ha contratto come tutti i direttori di Serie D. Sulla Garigliano non penso che sono situazioni che possono interessarvi se ho cambiato un amministratore».
MERCATO – «Ne avevo parlato con il vecchio allenatore (Prosperi, ndr) e adesso con Alfonsi e Visi, per vedere se servono nuovi calciatori. Il direttore sportivo sono io. Le cose non si possono fare col senno di poi. Ho un rapporto buono con Cozzella e quando gli ho dato l’ incarico ho pensato che poteva aiutarci. Ci sono delle situazioni che poi cambiano l’andamento di un campionato. Per il mercato, devo parlare bene con Sante Alfonsi. L’anno scorso serviva una vera rivoluzione, quest’anno ci saranno sicuramente dei ritocchi, ma se qualcuno arriva altri dovranno andare. Quindi ragioneremo con chi sta in rosa e capire bene la situazione. Io ribadisco che la squadra ha tutte le caratteristiche per vincere il campionato. Ed in ogni sito sportivo la nostra rosa viene catalogata come prima per valore tecnico e valore economico. Poi serve altro. Quest’anno non siamo riusciti, io per primo, a creare questo gruppo, che ho rivisto un po’ oggi. E’ un momento in cui facciamo fatica a fare gol, ogni volta che vinciamo. Col senno di poi rifarei la rivoluzione dell’estate riconfermando gli stessi».
TIFOSI – «I cori? I tifosi a prescindere hanno sempre ragione. Finché i cori restano nello stadio li accetto, mi faccio delle autocritiche e ragiono se sono giusti o meno. Certo non sono contento, ma fa parte del gioco. Io sono disposto a fare pace, ma per fare pace servono due persone. Io non ho litigato con nessuno e non ho niente da dire con nessuno. Sono pronto sempre a parlare con tutti e ragionare con tutti. La contestazione in sé per sé la devo accettare per forza, chi vede lo spettacolo può applaudire e fischiare. Oggi abbiamo ripreso a vincere, uno più contento di me sulle vittorie è difficile trovare, io ho passione e anche altro. Se la Samb va bene ho anche un ritorno, se va male perdo pure soldi. Sono dunque doppiamente addolorato».
EQUO INDENNIZZO – «Per quanto riguarda gli equi indennizzi della situazione relativa alla società di Serafino, io ho ricevuto 36 richieste. Funziona così: i giocatori hanno contratto, siccome c’è stato il fallimento, se prende meno del contratto precedente chiedono il rimborso di quello che perdono. Tutti i giocatori che sono stati svincolati per la famosa questione, hanno preso molto meno di quello che ha promesso Serafino.
Di 36 ne ho chiusi 26, nessuno, tranne Angiulli si è tirato indietro, chi per 100 euro, chi per 1000, nessuno si è tirato indietro. Ogni mese chiudiamo 1 o 2 transazioni, questo mese tocca al signor Colantuono il quale non ha rinunciato neanche ad un centesimo per un contratto che era molto superiore a quello della Salernitana, in Serie A. Oggi chiudo lui, piano piano stiamo chiudendo tutto».
MANCATA ISCRIZIONE ALLA C – «A me l’iscrizione in Serie D è costata 1,2 milioni di euro, nessun giocatore e nessun allenatore ha rinunciato alle mensilità di Serafino, altrimenti a me non mi facevano iscrivere in Serie D. Perché non è riuscito ad iscrivere la squadra in Serie C? Portatemi un pezzo di carta in base al quale io sapevo venti giorni prima che non mi potevo iscrivere… si dicono sempre cose non vere. Io non ero stato avvertito.
Io ho effettuato dei pagamenti con compensazioni di credito che vengono fatte tutti i giorni in ambito civilistico. Per quanto riguarda l’ordinamento sportivo le compensazioni non sono stati ritenuti pagamenti rituali. Nell’esclusione si parla di “pagamenti irrituali”. A questo punto hanno portato la questione nella loro autonomia sportiva non ci hanno iscritto.
Io come acquirente del titolo ho acquisito il titolo sportivo per andare in surroga. Io i pagamenti “irrituali” li ho fatti l’8 giugno e la Covisoc il 10 giugno mi ha dato il titolo sportivo. Ho un attestato dell’Agenzia delle Entrate nel quale si attesta che la Samb ha un debito tributario erariale fino al 30 giugno. Infatti nel disposto del fallimento la A.S. Samb è rimasta come creditrice principale con i dipendenti, siamo crediti privilegiati. A me mi hanno tenuto in Serie D, Teramo e Campobasso al momento sono sparite.
La situazione relativa i crediti della ex società la sta seguendo l’avvocata Chiara Schiavi, Non credo che la Reale Mutua si possa insinuare così tardivamente, non conosco la cifra. I primi che si sono insinuati erano coloro che avevano un rapporto chiamiamo privato, ma la giudice non ha ritenuto valido questa posizione come creditori privilegiati così come per il direttore generale di allora. I dettagli vanno chiesti a Voltattorni, Zazzetta e Pulcini, i curatori fallimentari.
Loro avevano in cassa 550 mila euro della mia asta, hanno ricevuto i premi di preparazione e con i fornitori Nike, hanno pagato così il mese di maggio dei giocatori. Qualcuno ci ha consigliato di fare la cessione crediti? Io, nessuno mi ha consigliato, l’errore l’ho fatto io. Vi posso assicurare che nei primi giudizi sportivi tutti mi dicevano che avevo gli F24 quietanzati, ed è successo quel che è successo. Quando siamo andati a fare l’udienza del Tar conclusiva, c’è stata una grande pensata dell’avvocato della Casertana, in cui diceva che si poteva trovare l’iscrizione in sovrannumero in D perché sia la Casertana che noi non eravamo falliti. Il Tar ha dato la possibilità di iscrivere in sovrannumero la Casertana, noi abbiamo visto che era inutile andare a sbattere contro un muro e ci siamo accodati.
Abbiamo chiesto al Tar se era possibile fare l’iscrizione in sovrannumero in D. Con la differenza che la Casertana aveva il comune al fianco, noi siamo passati attraverso il secondo bando. La Federazione doveva decidere se a San Benedetto non c’era più calcio, o c’era calcio. Dunque mi hanno chiamato per sapere se ero interessato alla Serie D e l’amministrazione mi ha proposto di fare una società con un gruppo di persone di San Benedetto, abbiamo fatto due telefonate e siamo passati dal 10% al 5% al 1% e infine alla proposta di fare sponsor, e non hanno fatto neanche questo. Per fare questo la Federazione ha voluto 350 mila euro di fondo perduto, i soldi per i calciatori. Quindi l’A.S Samb in sovrannumero è stata riammessa».
RIMBORSI CALCIATORI – «I calciatori sono stati pagati per agosto e settembre e adesso pagheremo ottobre, mese per mese».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati