Dopo essersi incatenati, gli operatori sanitari di Area Vasta 5 aderenti a Nursind, Nursing Up e Usb si sono simbolicamente (qualcuno non solo simbolicamente) sottoposti al prelievo di sangue per esprimere la loro protesta nei confronti dei vertici regionali e locali per la gestione della Sanità picena.
Oggi, 21 novembre, la manifestazione indetta dalle sigle coordinate territorialmente da Maurizio Pelosi, Roberto Tassi e Mauro Giuliani si è tenuta davanti all’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto.
La prima, il 4 novembre, al “Mazzoni” di Ascoli.
«Doniamo le nostre ultime gocce di sangue alla “resistenza” nei confronti di una dirigenza Asur che non vuole il benessere dei cittadini piceni se continua a succhiare energie e sangue, ai lavoratori ormai allo sfinimento», lo slogan che ha fatto da colonna sonora alla manifestazione di oggi.
Quasi in contemporanea con il presidio è arrivata la nuova convocazione al Tavolo regionale, che vedrà coinvolte tutte le sigle sindacali e la Rsu domattina, 22 novembre, in modalità online.
Presidi erano previsti anche il 24 e 29 novembre, davanti agli ospedali di Ascoli e San Benedetto, sotto le bandiere di Cgil, Cisl e Uil funzione pubblica, Ugl Salute, Fials. Ma a questo punto sarà determinante l’esito dell’incontro di domani.
m.n.g.
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