di Giuseppe Di Marco
Una parte della proprietà adiacente alla chiesa di Santa Lucia, nell’omonimo quartiere, potrebbe essere ceduta dal proprietario al Comune, che avrebbe intenzione di farci un parco pubblico.
E’ quanto emerge dall’ultima assemblea di comitato, tenutasi ieri sera nei locali della chiesa di Sant’Antonio da Padova, dove peraltro, alcuni giorni fa, si era riunito il direttivo di questa stessa zona. A margine della discussione sui vari punti, al Comune è stata prospettata l’acquisizione di una piccola parte dell’area di 17 ettari che circonda la storica chiesa. Si tratterebbe di prendere possesso di 2.000 o 3.000 metri quadri di terreno in regime di perequazione, da concordare eventualmente con il titolare dell’appezzamento. Questo lotto quindi verrebbe trasformato in un’area pubblica aperta a tutti, sul modello del parco “Eleonora”.
Nel corso dell’incontro, il direttivo del comitato non ha lesinato rimostranze sulla gestione della viabilità di zona, sottolineando le criticità di tutti i punti di accesso al quartiere. In particolare, quello di Via Santa Lucia e Via dei Lauri, per i quali è stata richiesta la sincronizzazione dei relativi semafori con quelli presenti sulla Strada Statale 16. A tal proposito, martedì 13 dicembre il comitato si incontrerà con i tecnici comunali per capire come migliorare le condizioni del traffico locale. Il direttivo, in tal senso, chiede anche che ad un vigile venga dato l’incarico di controllare e gestire il transito dei veicoli nei pressi del McDonald’s.
Viceversa, l’idea di realizzare una rotatoria sulla stessa zona non piace neanche un po’ al comitato, che ha sottolineato come una nuova intersezione di quel tipo andrebbe a togliere parcheggi alle diverse attività commerciali presenti. «Da uno studio realizzato più di 10 anni fa – commenta Sandro Cameli, presidente di comitato – risulta chiaro che una rotonda dalla forma irregolare risulterebbe pericolosa per chi scende dalla strada panoramica. I problemi delle nostre strade devono essere risolti in ben altro modo». L’iniziativa, che è allo studio negli uffici comunali, viene invece difesa dal comitato Sant’Antonio.
Infine, il comitato Santa Lucia ha chiesto al Comune he gli venga concessa una sede: questa si potrebbe ricavare da uno dei locali della scuola “Santa Lucia”. In questo stesso plesso, inoltre, si potrebbe anche realizzare un museo della cultura contadina, seconda anima della San Benedetto di un tempo, antecedente al boom urbano.
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