di Andrea Ferretti
Come era nelle previsioni, non ci saranno nuove elezioni al Sestiere di Porta Tufilla. Lo ha stabilito Marco Fioravanti nella doppia veste di sindaco e Magnifico Messere, ovvero il garante della Quintana. L’ufficialità arriva dal dirigente comunale dell’Ufficio Quintana, dopo ovviamente l’ok del primo cittadino il quale ha preso atto dell’esito dell’assemblea dei soci di Porta Tufilla e anche degli incontri che si sono succeduti tra il Consiglio degli Anziani e i membri del comitato.
Quest’ultimo venne eletto, come gli altri cinque, nel dicembre 2019 e poi sospeso alla vigilia della prima delle due Quintane 2022 con un provvedimento del Consiglio degli Anziani che aveva chiesto, e poi recepito, il parere del Collegio dei Probiviri.
“Si stabilisce che allo scadere del periodo di sospensione, ciascun consigliere può rientrare nel pieno esercizio del proprio incarico. Quindi il Comitato, può operare e procedere alla gestione della vita associativa nel rispetto della volontà espressa dagli elettori”. Questa la nota ufficiale con cui a Porta Tufilla viene di fatto dato il via libera per potersi riorganizzare e cominciare a lavorare per le Quintane del 2023.
La guida del Sestiere rossonero a giugno venne affidata, in veste di commissario, al vice presidente del Consiglio degli Anziani Cristiano Fioravanti. Un ruolo di “traghettatore che adesso ovviamente lascerà. La situazione viene ripresa in mano dal precedente comitato, comunque ancora monco perchè c’è un consigliere la cui “squalifica” termina il 7 dicembre (questione di ore) e il caposestiere Matteo Silvestri che lascerà il… purgatorio il 7 gennaio, fra un mese.
Le attività del Sestiere continuano a restare ingessate, ma al massimo fra trenta giorni si ricomincia e di tempo per recuperare ce n’è. E i famigerati bilanci, ovvero il motivo per cui maturò il commissariamento? Sono considerati validi quelli presentati: consuntivo 2021 e preventivo 2022.
In molti davano per scontato che a Porta Tufilla si procedesse verso nuove elezioni, ma non tutti avevano fatto i conti con il fatto che i membri del comitato erano sì sospesi (compresi il caposestiere e il console Francesco Mazzocchi) ma non radiati. Non solo, ma nessuno si è dimesso e tutti… godono di ottima salute.
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