di Antonietta Vitali
Oltre 145.000 le imprese che compongono il tessuto imprenditoriale delle Marche e che oltretutto producono quasi il 2,5% del Pil italiano. Operano nei settori più svariati creando valore non solo nel territorio in cui hanno la sede. Ma le conosciamo? E, soprattutto, quando possiamo dire che un’azienda crea valore? Conoscerle e capirne il loro pregio è l’obiettivo che si dà il premio Best Value Award Marche giunto alla sua quinta edizione con quella celebrata ieri pomeriggio presso il Fermo Forum. Da tre anni è una partnership tra Imprenditore Smart e Banca Mediolanum, ogni anno classifica le migliori aziende della nostra regione in base a come sono cresciute e a come hanno saputo mantenere costante la crescita rapportandosi anche con le circostanze europee e mondiali.
In base a quale metodo vengono analizzate le aziende da Bva? A spiegarlo è stato Stefano Antonelli, Partner Business Analist di Imprenditore Smart che ha specificato che «il valore di un’azienda non si riferisce solo all’importo del fatturato ma anche al ritorno economico congruo avuto in base al capitale investito». La regione Marche è composta per lo più da aziende a conduzione familiare che però hanno saputo essere al passo con i tempi. Sono 8.929 le imprese analizzate che sono state divise nelle oramai note categorie del premio e cioè, “Ghepardo” (imprese con valutazione da 5 a 10 mln di euro), “Pantera” (da 10 a 50 mln di euro), “Tigre” (da 50 a 100 mln di euro), “Leone” (oltre 100 mln di euro). La novità del 2022 è la nuova categoria del “Lupo” per imprese con valutazione di crescita quinquennale e i nomi dati alle categorie non sono stati scelti a caso ma perché rappresentano degli animali che si pongono al vertice della catena alimentare non potendo più essere predati da nessuno.
Ma che cosa serve ad un’azienda per crescere? Secondo Sebastiano Di Niego, Ceo di Imprenditore Smart, il 98% degli imprenditori non conosce il valore della propria azienda e, quasi sempre, di fronte alle scelte importanti da fare l’imprenditore si trova solo, senza poter contare su un consulto competente. Per questo Imprenditore Smart si colloca in prima linea nel riportare al centro delle imprese marchigiane il tema del valore attraverso un board strategico studiato ed esposto nel corso della serata sotto forma di confronto tra Giorgio Gentili, Senior Partner di Imprenditore Smart, e IsmaeleCapriotti, amministratore delegato di Stone S.p.A.
Quattro i punti cardine della strategia:
Governance, cioè stabilire con chiarezza ruoli e regole come una delle chiavi di successo di una impresa.
Strategia, ovvero sviluppare una strategia aziendale e il target di riferimento per fare chiarezza sul modello di business da adottare per il raggiungimento di un risultato migliore rispetto ai concorrenti.
Management, ossia promuovere lo sviluppo di solide competenze manageriali vuol dire riuscire a concretizzare una crescita.
Finanza, cioè la capacità dell’impresa di sviluppare solide relazioni con intermediari finanziari valutando e attivando tutti gli strumenti finanziari che offre il mercato.
Quattro punti rispettati dalla Stone Spa, come ha raccontato Ismaele Capriotti, azienda nata in un piccolo appartamento di San Benedetto che attraverso lo sviluppo di una buona rete commerciale, una opportuna divisione dei ruoli, un costante investimento sulla formazione delle proprie risorse umane, oggi punta alla quotazione in Borsa.
«Una ricerca e un’analisi certosina e analitica fatta sulle aziende – ha dichiarato Massimo Cupillari Wealth Advisor Mediolanum Private Banking – volta davvero a premiare il concetto di valore, un concetto che per Banca Mediolanum è davvero fondamentale. In sala vediamo imprenditori che già da qualche anno partecipano a questo premio ma è anche un piacere costante scoprire nuove imprese fatte da persone che ogni mattina si alzano, si guardano intorno e cercano di cogliere le opportunità che continuamente la vita mette loro a disposizione. Noi siamo partner, oltre che in termini di conoscenza, anche in termini di supporting che riusciamo a dar, sia per quello che riguarda il patrimonio finanziario e personale ma anche per altre opportunità che riusciamo sicuramente a soddisfare».
Molte le aziende marchigiane premiate, moderatrice dell’incontro la giornalista e conduttrice televisiva Paola Rota, ospite d’onore Alberto Martini, Head of Wealth Management di Banca Mediolanum. Da 30 anni nel settore finanza, una carriera luminosa in Ubs e la scelta di entrare in Banca Mediolanum dopo un approfondito confronto avuto con la famiglia Doris. «L’attuale sistema bancario ha una lentezza che porta ad inefficienze mentre le banche dovrebbero aiutare le imprese a pianificare seguendo le reali necessità dell’imprenditore. Tutta la struttura di Banca Mediolanum è portata a pianificare con l’impresa». Uno sguardo del dottor Martini è stato rivolto anche ai risparmiatori «che – ha dichiarato -negli ultimi dieci anni non hanno saputo cogliere la grande opportunità offerta dalla diminuzione dei tassi di interesse. Se lo avessero fatto avrebbero potuto aumentare la propria ricchezza. Lo scenario dei prossimi dieci anni- ha continuato Martini – vedrà dei driver di crescita completamente diversi ma non meno interessanti».
Tra le aziende premiate, delle province di Ascoli e Fermo:
La.Pla.Fer.Cart S.r.l. (San Benedetto), Elettropicena Sud S.r.l. (Ascoli), Enologica Fenocchio S.r.l. (San Benedetto), Picenum Plast S.p.a. (Magliano di Tenna), Imac S.p.a. (Montefiore dell’Aso), Carlini Gomme S.r.l. (Pagliare del Tronto), Fa.In.Plast S.r.l. Faraotti industrie Plastiche (Ascoli), Panichi Srl (Ascoli).
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