di Salvatore Mastropietro
«È stata una piacevolissima sorpresa annunciata dal patron, penso che sia un attestato di stima importante nei miei confronti e la cosa naturalmente è reciproca». Nelle dichiarazioni rilasciate da mister Cristian Bucchi prima della partenza odierna per Cosenza non è potuto mancare il riferimento alla notizia del suo imminente rinnovo di contratto, come annunciato a sorpresa dal patron Pulcinelli a margine del brindisi natalizio svoltosi mercoledì sera. «Ho trovato le persone giuste con cui costruire qualcosa e questo è un aspetto che va al di là di tutto. Per me l’Ascoli non è una squadra, mi sento un pezzo di questa società e di questa gente, sono alla terza esperienza qui e quindi penso di conoscere bene l’ambiente. Voglio lasciare qualcosa di mio a questo club e a questi tifosi, sono orgogliosi di ciò che sta accadendo, motivo per cui ringrazio il patron e il direttore Valentini».
Domenica l’Ascoli affronterà il Cosenza al “San Vito-Marulla” per il penultimo match del girone d’andata e dell’anno solare 2022: «Abbiamo lavorato bene in questi giorni, il rammarico post Genoa lo abbiamo lasciato nello spogliatoio. In questo periodo alcuni episodi non sono venuti dalla nostra parte, ma credo che la fortuna e la sfortuna si bilancino nell’arco di un campionato. Siamo in salute, affronteremo una squadra vivace e ricca di giovani bravi e di intensità. Hanno disputato tutte gare combattute e tirate, mi aspetto una partita tosta e conosciamo bene il peso specifico. Abbiamo bisogno di tornare alla vittoria per dare valore a tutto ciò che abbiamo fatto nell’ultimo periodo, i pareggi a volte lasciano un po’ di rammarico».
In vista di Cosenza sono diversi i dubbi da sciogliere per Bucchi, a prescindere dalle scelte da effettuare per il reparto difensivo: «I difensori mi mettono in grande difficoltà, ma questa è una mia fortuna. Sono felice per Tavcar, purtroppo quest’estate è stato fuori e non ho avuto modo di allenarlo, ha delle qualità importanti e un atteggiamento incredibile unito alla giovane età. Fa parte del nostro organico e lo faremo giocare quando potremo. Siamo contenti di recuperare Bellusci e Simic, sceglieremo con calma la formazione ma sappiamo di avere cinque centrali molto forti».
Domenica sarà vivo il ricordo del “Presidentissimo” Costantino Rozzi a 28 anni dalla sua scomparsa: «Questa ricorrenza è segnale di appartenenza a questo club. I famosi calzettoni rossi riguardano tutto quello che Rozzi ha tramandato nell’Ascoli. Sarà nostro dovere fare una grande partita per ricordare questo senso di appartenenza».
Chiosa sulla convocazione in Nazionale di Caligara e Giovane per lo stage in programma il 20 e il 21 dicembre: «È stata brava la società nello scegliere calciatori bravi e di qualità. Per loro deve essere uno stimolo e non un punto di arrivo, devono stare calmi, li vorrò umili più di prima quando torneranno. Siamo contenti, ma devono rimanere con i piedi per terra affinché queste cose diventino ordinarie».
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