di Andrea Ferretti
L’Ascoli vince a Cosenza, dove l’1-3 finale è il risultato di una prestazione cinica e spietata da parte dei bianconeri che hanno sempre tenuto in mano il pallino del gioco. Ma il Picchio deve anche ringraziare la dea bendata e super Leali, altrimenti stavamo a parlare di un altro risultato.
LE PREMESSE – Nell’Ascoli dopo oltre tre mesi torna Leali tra i pali. Non ci sono Bellusci (rimasto a casa per un problema familiare) e gli infortunati Gnahorè, Bidaoui e Fontana. Bucchi conferma Giovane in cabina di regia e davanti parte con Dionisi e Gondo, in difesa torna Simic e Tavcar va in panchina. Nel Cosenza mancano Calò, Camigliano, Butic e Gozzi. Collocolo (cresciuto nel Cosenza) e D’Urso (in panchina nel Cosenza) sono due ex, come pure allenatore e vice dei calabresi: Viali giocò nell’Ascoli in Serie C nel 1996-1997, Baroncelli è stato il vice di Sottil fino a qualche mese fa. Pochi gli spettatori al “San Vito-Marulla”, solo otto quelli del Picchio dopo che i gruppi organizzati hanno disertato la trasferta per protesta contro le restrizioni applicate dal Gruppo Operativo Sicurezza (Gos).
IL PRIMO TEMPO – Sbadigli per il primo quarto d’ora. Poi si svegliano i tifosi del Cosenza che iniziano a incoraggiare la propria squadra dopo la protesta di quindici minuti nei confronti della società. Cori che si spengono immediatamente con il gol del vantaggio dell’Ascoli. Al 17′ Dionisi è bravo ad inserirsi in area e servire al centro per l’accorrente Donati che segna con una spettacolare girata di tacco. Se il gesto tecnico fosse stato compiuto al Mondiale avrebbe avuto sicuramente un’altra eco. Per l’esterno bianconero è il primo centro stagionale. Al 25′ Cosenza vicinissimo al pari su calcio piazzato dal limite: traversa di Brignola, ma Leali l’avrebbe presa. Al 35′ l’occasione del raddoppio. Traversone del solito Falasco per la testa di Collocolo, lasciato solo davanti a Marson: fuori. Al 45′ Merola di divora l’1-1 da facile posizione dopo uno svarione di Giovane a due metri da Leali. Due minuti di recupero e tutti negli spogliatoi.
IL SECONDO TEMPO – L’Ascoli si ripresenta con due cambi: Giordano per Falasco a sinistra, Eramo per Giovane in mezzo al campo. Falasco, ammonito, non può rischiare il secondo giallo anche se contro la Reggina non ci sarà poichè diffidato. Al 12′ doppio cambio anche per il Cosenza, al 17′ Bucchi alterna anche gli esterni di destra con Adjapong per Donati. Al 21′ Collocolo innesca Dionisi che conclude in diagonale, ma Marson si salva con i piedi. La partita del capitano si chiude poco prima della mezzora, al suo posto Ciciretti. L’Ascoli non fa nula di più che mantenere il vantaggio, il Cosenza timidamente ci prova e al 31′ quasi ci riesce con il colpo di testa di Rispoli e il miracolo di Leali. Sulla respinta Zilli potrebbe segnare ma centra la traversa. L’Ascoli riesce nel difficile compito di ridare fiducia a un avversario incapace fino a quel momento di costruire un’azione. Al 36′ Ciciretti potrebbe fare meglio su assist di Gondo, ma la sua gara finisce praticamente lì perchè accusa un problema muscolare e deve gettare la spugna: al suo posto Lungoyi. Al 42′ cosa combina Leali? Tre miracoli nella stessa azione: due parate con le mani e una con un piede rispettivamente su Zilli, Larrivey e Nasti. Incredibile ma vero. Ancora più incredibile, e ancora più vero, quello che accade dopo meno di un minuto quando siamo ormai a ridosso all’extratime: Gondo parte da solo, chiede sponda a Lungoyi e poi esca l’angolino da fuori area: 0-2. Non è finita. Al 48′ va in gol Nasti, il Var dice che non è fuorigioco: 1-2 e… un finale a rischio. Ma nell’azione successiva Collocolo sembra Messi (o Mbappè, fate voi), mette due avversari seduti e fa l’1-3. Partita finita? Quasi. Subito dopo Marson dice di no a Caligara altrimenti sarebbe stato 1-4. A novanta minuti dal giro di boa (l’ultima il 26 dicembre al “Del Duca” con la Reggina) l’Ascoli resta a un punto dai playoff. Il Cosenza deve cambiare registro, altrimenti nella gara di ritorno sarà già retrocesso in C.
COSENZA (4-3-2-1): Marson; Rispoli, Rigione, Vaisanen, Martino (12’st Zilli); Kornvig (27’st Brescianini), Voca, Florenzi (41’st Nasti); Brignola (12’st La Vardera), Merola (27’st D’Urso); Larrivey. A disposizione: Lai, Matosevic, Meroni, Panico, Venturi, Vallocchia. Allenatore: Viali
ASCOLI (3-5-2): Leali; Simic, Botteghin, Quaranta; Donati (17’st Adjapong), Collocolo, Giovane (1’st Eramo), Caligara, Falasco (1’st Giordano); Gondo, Dionisi (29’st Ciciretti e 37’st Lungoyi). A disposizione: Baumann, Guarna, Tavcar, Salvi, Buchel, Falzerano, Mendes. Allenatore: Bucchi
Arbitro: Sacchi di Macerata (assistenti Vivenzi di Brescia e Ranghetti di Chiari, quarto ufficiale Minelli di Varese, Var Nasca di Bari, Avar Muto di Torre Annunziata)
Reti: 17’pt Donati (A), 44’st Gondo (A), 48’st Nasti (C), 50’st Collocolo (A)
Note: spettatori 3.399 (1.363 paganti e 1.459 abbonati), incasso 19.653 euro. Ammoniti: Falasco (A), La Vardera (C) per gioco falloso, Larrivey (C) per proteste. Recupero 2’+8′
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