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Lutto ad Ascoli per Giuliano Cittadini: aveva creato, e diretto per un trentennio, la storica “Pavimenti Moderni”

NEL SUO RICORDO, uno spaccato di vita e lavoro di una famiglia che ha contribuito a cambiare il volto economico della città.  L’addio oggi alle 15 in Cattedrale
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di Walter Luzi

 

Oggi alle ore 15 in Duomo l’estremo saluto a Giuliano Cittadini. Classe 1941, rappresentante e poi rivenditore con la sua Pavimenti Moderni, delle prime pavimentazioni resilienti della provincia, ha segnato l’epoca del boom economico cittadino degli anni Settanta ed Ottanta.

 

Giuliano Cittadini da ragazzo

Era nato, e vi aveva trascorso la sua infanzia, nella campagna appena fuori Ascoli, lungo la Salaria fra la grande centrale Enel e l’albero del Piccioni.

 

Quindi i suoi genitori, Luigi, muratore nell’impresa Alesi, e Maria Serafini si erano trasferiti in città, a Porta Maggiore. Consegue il diploma di tecnico commerciale prima di prestare servizio militare di leva nei carristi. Dopo il congedo inizia a lavorare come assistente commerciale per la locale rivendita di macchine per ufficio Olivetti. Nel 1966 inizia la sua attività di rappresentante di commercio per la Dal.ca.flor, poi per la Gerflor, che stanno cercando venditori anche nel centro Italia dei loro rivoluzionari pavimenti in plastica.

 

Un mercato tutto da conquistare a latitudini dove la cultura della pietra e del legno è molto radicata, e dove il parquet, con la fabbrica della famiglia di Dante Spinelli, nella vicina Ripaberarda, dal 1960 monopolizza l’alternativa ai tradizionali pavimenti lapidei e maiolicati. Ma Giuliano Cittadini bene intuisce le straordinarie potenzialità di queste nuove e innovative pavimentazioni, e il largo utilizzo che di lì a poco avrebbero potuto trovare nell’edilizia, sia residenziale che scolastica, così come sanitaria, commerciale ed industriale.

 

Giuseppina Cittadini con Franco Pierantozzi negli anni ’70

Nel 1968 fonda, insieme alla sorella minore Giuseppina, la Pavimenti Moderni. Già nel nome un progetto proiettato nel futuro. Pina, come la chiamano tutti, è abituata al contatto con i clienti perché ha fatto già esperienza, giovanissima, come commessa nel negozio di abbigliamento Mahalla nel centro di Ascoli.

 

Di lì a poco entra in società anche il marito, Franco Pierantozzi, che è cresciuto alla scuola del papà Mariano, valente mastro falegname originario di Cossignano. Con Giuliano testa e Giuseppina cuore, Franco sarà il braccio della ditta. Lo affiancheranno, all’inizio, artigiani già esperti nel ramo come Emidio Luzi (successivamente, nel 1986, fra i fondatori della Pavimarket), Lino Tirabassi e Angelo Tosti, ma Franco si crescerà in casa, nella sua Pavimenti Moderni, una nidiata di futuri posatori.

 

Lo staff di Pavimenti Moderni

I fratelli Sergio e Gianni Alfonsi di Mozzano, Pietro Del Buono di Roccafluvione, e Mario Luzi, il figlio di Emidio, di Poggio di Bretta, fra gli altri. Tanti giovani e giovanissimi pieni di voglia di apprendere e di fare, che grazie a lui riusciranno, in molti, a fare della posa in opera di queste nuove pavimentazioni la loro professione. Spesso adolescenti o poco più, che, con passione e sacrificio, hanno scoperto alla sua scuola i segreti di un’arte, e trovato la loro strada nella vita. Vedere crescere le proprie retribuzioni solo in proporzione all’impegno, alla bravura e alla effettiva crescita professionale dimostrati sul campo, non si chiamava sfruttamento.

 

Rientrava semplicemente nella logica. Il rispetto per i maestri, di lavoro e di vita, era massimo, spontaneo, dovuto. La gratitudine verso di loro dura ancora. Anche se i diritti, tutti, non arrivavano per decreto governativo, o legge divina, come oggi, ma dovevi sudarteli, e meritarteli, assolvendo al meglio ogni tuo dovere, giorno dopo giorno.

 

Plastica, pvc per dirla con acronimo anglosassone tanto in voga oggi, gomma, linoleum, moquette, parati, rivestimenti murali. Dal loro piccolo negozio di due vetrine affacciate su piazza Matteotti, Giuliano e Pina Cittadini, con Franco Pierantozzi, assicurano alla Pavimenti Moderni, per tutti gli anni Settanta ed Ottanta una leadership nel loro settore che si allarga ben oltre i confini provinciali e regionali.

 

Giuliano Cittadini con Maria il giorno del matrimonio

Giuliano sposa Maria De Amicis nel 1970. Dal loro matrimonio nasceranno tre figli: Raffaele nel 1971, Mauro nel 1972 e Valentina nel 1974. Il primo ha raccolto l’eredità del papà e gestisce ancora l’omonima attività nel complesso ex Carburo. Mauro è invece funzionario capo area della Banca di Credito Cooperativo Picena, fra le più grandi del centro Italia. Giuliano Cittadini esce, insieme al figlio Raffaele, dalla Pavimenti Moderni nel 1994. Insieme aprono una nuova attività, sempre nel settore, che porta il loro cognome, mentre la Pavimenti Moderni sarà poi rilevata, al pensionamento di Franco Pierantozzi, dal dipendente e contabile storico della ditta per una vita, Stefano Campagnoni, nel 2010. Due anni dopo viene a mancare Maria. Un grave lutto familiare che riavvicina Giuliano, ormai a riposo da anni, alla sorella Giuseppina. Ora si occupa lui, a tempo pieno, della figlia Valentina, la più bisognosa di attenzioni. E’ attento e generoso nell’aiuto anche al centro “Il Colibrì” che frequenta, o verso i vicini di casa nella campagna di Porta Cartara, dove abita.

 

Fiero delle sue origini contadine, come il padre Luigi è di vecchio stampo, di poche parole, e di rigidi principi non negoziabili. «Dietro la sua maschera di burbera intransigenza – lo ricorda il secondogenito Mauro – c’era comunque una esistenza dedicata ai figli. Per garantire loro più di quanto avesse avuto lui, cresciuto, come i suoi genitori, nella cultura del sacrificio.

 

Una severità la sua che si scioglieva solo, come capita ad ogni nonno, nell’abbraccio dei suoi cinque nipoti: Alessandro, Chiara, Francesco, Sofia e Matteo».

 

La serranda di Pavimenti Moderni si è abbassata per sempre il 31 dicembre del 2019. Oggi, con l’addio a Giuliano Cittadini, cala il sipario anche su un altro pezzo significativo della storia economica cittadina.

 


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