di Federico Ameli
Lo abbiamo conosciuto due anni e mezzo fa, nel pieno di un’emergenza sanitaria che aveva imposto una chiusura forzata a palestre e centri sportivi proiettando ombre piuttosto sinistre sul futuro della sua BlackWolf Kombat Akademy. Oggi, a un paio d’anni di distanza, torniamo a trovarlo per fare il punto della situazione alla vigilia della ripartenza vera e propria.
Già, perché dopo un lungo periodo di stop i ragazzi di Massimo Valentini – coach, personal trainer e maestro di arti marziali molto conosciuto e stimato in città – sono finalmente pronti a combattere come un tempo, in nome di una passione che la pandemia non è minimamente riuscita a scalfire.
«Il nostro team di lavoro è ripartito a pieno ritmo – conferma Massimo – e ora stiamo finalmente tornando a gareggiare. Al momento stiamo preparando alcuni ragazzi in vista di un torneo in programma a gennaio riservato ai dilettanti e forse ci sarà spazio anche per un paio di esordi da semiprofessionisti».
Dopo un lungo restyling e un periodo di inevitabile chiusura, nello storico quartier generale di via De Dominicis è tornato operativo al 100%. Nell’ex palestra di atletica pesante, sotto gli occhi vigili di Massimo, due ragazzi fanno pratica con la double leg, una doppia presa alle gambe che costituisce uno dei takedown più semplici ed efficaci negli sport da combattimento.
«È una tecnica che prevede la presa dell’avversario dal basso, per poi caricarlo e scaricarlo a terra» spiega Valentini tra un incoraggiamento e l’altro ai suoi combattenti. Si sa, in due anni e mezzo le cose possono cambiare e oggi, rispetto al 2020, la BlackWolf Kombat Academy concentra i propri sforzi quasi esclusivamente sull’Mma, disciplina che al di là della preparazione atletica e specifica per il combattimento conserva un’applicazione pratica e funzionale anche fuori dal ring.
«Questo genere di insegnamenti offre i frutti migliori nella vita di tutti i giorni, rivelandosi molto utile anche a livello di difesa personale – afferma Massimo, che dopo aver vissuto degli episodi di bullismo ha scoperto sulla propria pelle il valore delle arti marziali – d’altra parte, dal mio punto di vista al giorno d’oggi sapersi difendere è fondamentale nella nostra società».
In attesa di una nuova classe di brasilian Jiu-jitsu e con le gare di gennaio ormai all’orizzonte, l’esempio dei due ragazzi alle prese con la double leg dimostra ancora una volta che in fondo, nel mondo del combattimento, vincere non è affatto l’unica cosa che conta.
«Si tratta di una scelta del tutto personale – conferma Massimo – uno dei due ragazzi si allena per tenersi in forma e trascorrere qualche ora in palestra condividendo una passione in un ambiente sano e altamente formativo, mentre l’altro fa parte dei nostri atleti che vogliono mettersi in gioco e raggiungere i propri obiettivi sportivi.
Cerchiamo di calibrare l’attività in base alle esigenze di ognuno, nella consapevolezza di praticare a tutti gli effetti uno sport di squadra e non individuale».
Mentre chiacchieriamo, tra una presa e l’altra, i ragazzi scambiano opinioni, esperienze, dritte e consigli utili. Si ride, si scherza, ma quando si tratta di postura e atteggiamento Massimo non risparmia certo sgridate e tirate d’orecchi ai suoi allievi. Chi varca la soglia della BlackWolf Kombat Akademy sa di andare incontro a qualche ora di sudore e fatica, ma lo fa col sorriso e con la premura di lasciare i pensieri di tutti i giorni ben chiuse nello spogliatoio. Provare per credere.
“Black Wolf Kombat Academy”: a scuola di MMA, brazilian jiu-jitsu e valori dello sport
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