di Andrea Ferretti
Ascoli-Genoa dello scorso 11 dicembre si porta dietro strascichi che non sono certo destinati ad esaurirsi con un Daspo e una denuncia ai danni di un 56enne ascolano. La partita fu caratterizzata da incidenti a distanza, anche perchè oggi è quasi impossibile che avvenga il contrario con le opposte tifoserie separate in settori diversi.
I primi minuti di quella partita furono caratterizzati da numerosi lanci di fiaccole tra chi occupava il settore ospiti (distinti nord-est), gli ultras del Genoa, e chi si trovava in Curva Nord, quelli dell’Ascoli. Volarono anche pezzi di seggiolini divelti. Intervennero gli steward e in un secondo momento la Polizia, che forse non si aspettava quello che invece accadde.
E’ stato denunciato un tifoso ascolano che ha aggredito un poliziotto. Per lui obbligo di firma e un Daspo (divieto di assistere a manifestazioni sportive su tutto il territorio nazionale) della durata di cinque anni che gli sono stati inflitti dal questore di Ascoli Vincenzo Massimo Modeo.
La Questura applica questo tipo di provvedimenti in occasione di manifestazioni sportive ma anche con i cosiddetti “Daspo urbani” affibbiati a chi si rende protagonista di reati al di fuori dell’ambito sportivo, con conseguenti divieti di avvicinarsi, in determinati orari, ad una determinata zona della città, locali pubblici, ecc.
Stavolta i reati di cui il 56enne dovrà rispondere alla Procura della Repubblica di Ascoli sono “resistenza a pubblico ufficiale” e “lesioni”. La persona denunciata non è nuova a simili comportamenti, visto che nel suo “curriculum” figurano addirittura altri quattro Daspo, tutti legati a partite dell’Ascoli giocate al “Del Duca”.
Nei giorni seguenti l’11 dicembre la Polizia di Ascoli, con l’aiuto delle immagini delle videocamere di sorveglianza presenti dentro e fuori lo stadio, avrà senza alcun dubbio individuato altre persone che saranno sicuramente raggiunti da Daspo.
Nel mirino, ovviamente, non solo i tifosi bianconeri ma anche quelli del Genoa. E’ infatti scontato che fin dall’indomani della partita la Questura di Ascoli e la Questura di Genova abbiano confrontato dati, immagini e tutto quello che poteva essere utile per risalire a nomi e volti dei protagonisti di quanto accaduto.
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