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Ascoli-Bidaoui, dichiarazioni che sanno di addio dopo due anni in bianconero

SERIE B - Le parole del diesse Valentini e di mister Bucchi hanno fatto capire neanche troppo velatamente che l'esterno classe 1990 non è più al centro del progetto tecnico, prevalentemente per motivazioni tattiche. ll Modena dell'ex Tesser ha bussato alla porta del Picchio. Ingaggiato da Polito nel gennaio 2021, l'ex Spezia ha collezionato 69 presenze e 9 reti sotto le Cento Torri
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di Salvatore Mastropietro

 

Il calciomercato di gennaio è ormai alle porte e in casa Ascoli sono giorni decisivi per la programmazione delle linee guida da seguire in entrata e in uscita. È chiaro che i due aspetti – acquisti e cessioni – sono particolarmente legati, come affermato anche dal direttore sportivo Marco Valentini due giorni fa in conferenza stampa.

Il ds Valentini (foto Ascoli Calcio)

Se in entrata occorrerà valutare le opportunità che si presenteranno, in uscita al momento le certezze sono maggiori. Si sta cercando una sistemazione a titolo definititivo per Iliev e Fabbrini (entrambi fuori lista), così come una soluzione in prestito per il giovane italo-americano Fontana. Da valutare ci sono, inoltre, le situazioni di Salvi e Falzerano.

Bidaoui (Foto Ascoli Calcio)

Sembra praticamente certa, infine, la partenza di Soufiane Bidaoui dopo due anni in cui ha collezionato 69 presenze, 9 reti e 9 assist. Le parole rilasciate da Valentini – e anche da Bucchi, nel post partita di Ascoli-Reggina – non lasciano spazio a grandi interpretazioni: l’esterno offensivo – definito “il lontano parente di quello ammirato lo scorso anno” – è stato penalizzato dal cambio modulo, motivo per cui è finito ai margini del progetto tecnico. L’epilogo sembrava impensabile fino a qualche mese fa, quando la società decise di rinnovargli il contratto fino al 2024 e quando il patron Pulcinelli lo elogiò pubblicamente in sede di presentazione della nuova stagione come uno dei migliori del passato campionato sotto.

Il discorso tattico è sicuramente preminente, ma considerare Bidaoui esclusivamente come il classico esterno che può giocare solo con i piedi piantati sulla linea laterale sarebbe riduttivo. Ad insegnarlo è l’anno e mezzo sotto la gestione Sottil, quando il fantasista classe 1990 partiva schierato da seconda punta e poi, con determinati accorgimenti in fase di manovra, veniva lasciato libero di allargarsi o accentrarsi a seconda dei casi. È proprio con questi compiti che Attilio Tesser vorrebbe inserirlo all’interno del suo Modena (che gioca 4-3-1-2), che si è mostrato recentemente come il club maggiormente interessato al calciatore.
Con la partenza di Bidaoui l’Ascoli è pronto a fiondarsi su un profilo maggiormente funzionale allo scacchiere di mister Bucchi, ma sarà bene tenere in considerazione (oltre alla funzionalità) quelle qualità nel dribbling e quell’imprevedibilità che in pochi nella rosa bianconera hanno dimostrato fin qui di avere.

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