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Il proposito per il nuovo anno del Partito Democratico: «Ci prepariamo a dare una concreta alternativa alla città, che lo merita»

ASCOLI - Bilancio del 2022 e presentazione di un percorso che gli esponenti dem promettono ricco di novità e azioni incisive per risolvere diverse criticità. Il biasimo più forte all'attuale compagine al governo: «La totale mancanza di una visione d'insieme e di programmazione. Silenzio assordate su temi cruciali come ospedale e  viabilità»
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Alessio Ceci, Angelo Procaccini, Valentina Bellini, Anna Casini, Francesco Ameli

 

di Maria Nerina Galiè

 

«Offrire ai cittadini un’alternativa all’attuale compagine politica»: è questo, in sostanza, il proposito per il nuovo anno del Partito Democratico di Ascoli che oggi, 30 dicembre, ha tirato le somme del 2022.

 

Tante le criticità evidenziate dagli esponenti dem, dal segretario provinciale Francesco Ameli, al consigliere regionale Anna Casini, passando per Angelo Procaccini, Valentina Bellini e Alessio Ceci.

 

L’aggancio per guardare con fiducia al cambiamento è il recente raggruppamento di diverse forze politiche nel “Cantiere riformista” (leggi qui), nel quale il Pd di casa nostra ripone grande fiducia: «Ci siamo trovati d’accordo sia sulle problematiche da affrontare che nel modo. Anche con il Movimento 5 stelle c’è unitarietà d’intenti. Siamo compatti e saremo in grado di presentare un candidato ed un programma condiviso e credibile nei giusti tempi. Non ci presenteremo in maniera improvvisata», hanno sottolineato i rappresentati del partito.

 

«Noi – ha affermato Procaccini – siamo stati capofila e promotori del progetto di coesione, in città. In un momento in cui il Partito Democratico si prepara ad affrontare il Congresso, siamo proiettati verso un percorso nuovo, anche a livello territoriale, mettendo in campo una nuova generazione che cerca di dare continuità e vigore  all’azione politica.

Da noi, ad Ascoli, non è facile con una destra che governa da più 25 anni, con un risultato che è sotto gli occhi di tutti».

 

Il biasimo più sentito dai politici del Pd, ad Ascoli, è verso «l’atteggiamento improntato sugli annunci, degli attuali governanti, sulle promesse alle quali bisognerà poi dare risposte, a fronte di una totale mancanza programmazione».

 

«Direi anche di una visione d’insieme e di amore per la città, che si vede dalle piccole alle grandi cose», ha incalzato  Anna Casini, che ha preso di mira, per fare degli esempi, la pavimentazione nuova di Corso Trieste, «rifatta con la pietra tipica della Sicilia», ed il ponte destinato a collegare Monticelli con la Piceno Aprutina: «Sarà utile solo a provocare ingorghi e disagi su un’arteria già molto trafficata».

 

Francesco Ameli

Casini e Ameli insieme, toccano lo scottante argomento ospedale:

«Archiviato il presidio unico, sono tante le incognite sui due plessi, dove San Benedetto ha già scelto il posto. Ma è grave che il Comune di Ascoli – capoluogo di provincia – non sia entrato nella decisione, non solo del luogo ma anche della riorganizzazione dei servizi.

 

Dagli Amministratori di Ascoli un silenzio assordante da parte degli Amministratori di Ascoli, che non hanno nemmeno convocato la conferenza dei sindaci, mentre Amandola, Fermo e Teramo stanno per avere nuovi ospedali

A volte un sindaco deve saper fare scelte non sempre popolari, ma necessarie».

 

Una stoccata, da parte di Casini alla Giunta regionale che «nella legge di bilancio ha introdotto 6 nuove poltrone, una per ciascun assessore che potrà assumere un “esperto” esterno. Come se non fossero già ben pagati ed “esperti” gli attuali dirigenti. Si aggiungeranno ad altre tre nuove figure per i Cda dei Parchi, ed al Sottosegretario (leggi qui). E siamo a 10, mentre non ci sono i soldi per aiutare le persone in difficoltà e le risorse sbandierate sono state ereditate dalla precedente Giunta». 

 

Alessio Ceci, Francesco Ameli, Angelo Procaccini, Valentina Bellini

Spopolamento e mancanza di luoghi e momenti di aggregazione per i giovani, sono altri problemi sollevati da Valentina Bellini (consigliere comunale ma anche direttore didattico dell’Isc Ascoli Centro): «La crisi demografica è tutti i giorni sotto i miei occhi».

 

«L’anno del cambiamento – è stata la conclusione tratta da Ameli – sarà invece quello dell’approssimazione e delle “bufale” che emergeranno. Gli esempi? Non c’è ancora l’appalto per le scuole temporanee a 7 anni dal sisma. Siamo all’anno zero per la viabilità.

 

Vogliamo parlare della Curva Sud?  Il costo è di 6,5 milioni, non di 4. Ed il  decreto che verrà emanato dall’ufficio ricostruzione, perché ad oggi non c’è, annuncia 3,5 milioni, per ogni Comune a cui spetterà la scelta di quali opere finanziare. Dove si troveranno le altre risorse?

 

Siamo poi preoccupati per i fondi Pnrr sulla rigenerazione urbana: nutriamo forti dubbi sul raggiungimento obiettivo. E lo dico perché teniamo alla città, non per augurarle il peggio.

 

Il ponte sull’Ancaranese? L’emendamento è stato bocciato ed a farne le spese sarà l’intera popolazione provinciale. Per noi è stato soltanto un attacco politico alla Provincia ed ai sindaci della Vallata  (leggi qui)».

 


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