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L’Ascoli riparte dalla certezza Botteghin: «Voglio essere una guida per i giovani, possiamo fare meglio»

SERIE B - Il centrale brasiliano suona la carica per il girone di ritorno: «Stiamo lavorando forte, in questo campionato serve sempre l’atteggiamento giusto. Sono orgoglioso di stare bene fisicamente e di non aver saltato nemmeno un minuto. In Italia mi trovo bene, felice che i tifosi mi apprezzino»
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Botteghin (foto Ascoli Calcio)

 

di Salvatore Mastropietro

 

Sono tanti gli aspetti su cui lavorare in questi giorni in casa Ascoli, ma mister Cristian Bucchi può ripartire in questo 2023 dalle certezze consolidate nella prima parte di stagione. Tra questi c’è l’apporto di alcuni singoli, a partire dai più esperti. Eric Fernando Botteghin, in particolare, si è confermato nel girone d’andata ai propri (alti) livelli già mostrati sotto la gestione tecnica di Andrea Sottil. Parlano chiaro le prestazioni, il contributo in fase realizzativa (ben 3 i gol segnati, non male per un centrale di 35 anni) ed anche il minutaggio: il brasiliano è infatti l’unico calciatore di movimento dell’intera Serie B a non aver saltato nemmeno un minuto.

 

Eric Fernando Botteghin (foto Ascoli Calcio)

Botteghin ha rilasciato una lunga intervista esclusiva alla “Web Tv” della società: «Questo Natale l’ho passato in famiglia, siamo rimasti in Italia dato che mia moglie è incinta e diventerò papà per la terza volta nei prossimi giorni, Gabriel nascerà in Ascoli e sarà italiano a tutti gli effetti».

 

BRASILE – «Ricordo bene il 1994, mio padre andò negli Stati Uniti a seguire quel Mondiale. Peccato per l’ultimo campionato del Mondo, ma l’Argentina ha meritato. La scomparsa di Pelé? Sono cresciuto vedendo i suoi video e sentendo le sue storie, in Brasile abbiamo avuto tanti campioni, ma lui è il Re. Ho cominciato a giocare al calcio anche per lui, era una persona povera che non ha mai mollato e ha realizzato i suoi sogni. Dopo tanti anni lontano dal Brasile mi sono abituato, sicuramente i primi anni sono stati difficili. Qua in Italia è stato più facile abituarmi, il clima e il cibo sono più simili al mio Paese».

 

Eric Botteghin ai tempi del Feyenoord

OLANDA E ITALIA – «Sono molto soddisfatto di quanto fatto in Olanda, la mia carriera è stata sempre un crescendo e sono riuscito a vincere tutto, dai titoli di squadra al premio individuale per il miglior difensore. Quello che mi manca è vincere qui in Italia, ho sempre voluto giocare qui per le origini della mia famiglia e per i grandi difensori come Nesta, Maldini, Chiellini e Cannavaro. Ho scelto di provare questa avventura in accordo con la mia famiglia, mi trovo bene a Grottammare dove attualmente vivo».

 

Mendes e Botteghin in azione al “Picchio Village” (foto Ascoli Calcio)

LA STAGIONE IN CORSO – «Sono molto contento di stare bene fisicamente, vorrei anche fare meglio a livello di squadra. Sono orgoglioso di non aver saltato nemmeno un minuto. Per un difensore non è scontato segnare, ma mi fa piacere dare una mano alla squadra a livello di gol. La Serie B è un campionato difficile, quest’anno lo è ancora di più, per questo dobbiamo avere sempre l’atteggiamento giusto. Stiamo lavorando forte in questi giorni, credo che possiamo fare meglio rispetto alla prima parte di campionato. Io in Brasile – continua – ho lasciato tutto per inseguire un obiettivo qui in Europa. Faccio di tutto per stare bene fisicamente e per mettermi a disposizione del mister. Sto attento al riposo, al cibo, faccio il possibile per arrivare sempre al top prima delle partite».

 

RINNOVO – «È scattato automaticamente il rinnovo con l’Ascoli fino al 2024, sono contento perché mi trovo bene qua. Spero di essere una guida per i più giovani, sono sempre pronto a dare una mano. La bandiera del Brasile in Tribuna Mazzone? L’ho vista, mi ha fatto molto piacere, sono felice che i tifosi apprezzino quello che sto facendo qui».


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