di Salvatore Mastropietro
Sembrano passati ben più di cinque giorni dalla trasferta di Terni in casa Ascoli. Dopo la sconfitta del “Liberati” il pessimismo ha avvolto tutto l’ambiente, sfociando anche in un principio di contestazione agli indirizzi dello staff tecnico e della dirigenza. Il rinnovo di capitan Dionisi ed il reintegro in gruppi di Marcel Buchel, due garanzie per la squadra e per tutta la tifoseria, hanno riportato un po’ di fiducia, ma è chiaro che adesso serviranno risultati per superare il secondo grande periodo di crisi della stagione (dopo il primo vissuto a cavallo tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre).
A Ferrara contro la Spal sarà un vero e proprio scontro diretto che vedrà di fronte due squadre che vogliono allontanare il più possibile gli spettri della bassa classifica che incombono a causa di una graduatoria così corta. Gli estensi di mister De Rossi vengono da una vittoria di prestigio sul campo della Reggina (0-1) ed hanno al momento due punti in meno in classifica dell’Ascoli, scivolato a tre lunghezze dalla zona playoff. Le situazioni dei club coinvolti nell’inchiesta plusvalenza come Parma, Pisa e Genoa (quest’ultimo indagato anche per dei contributi non versati) non escludono qualche colpo di scena nelle prossime settimane.
La voglia di tornare al successo è quella che accompagnerà i quasi 300 tifosi bianconeri (293 per la precisione) che non faranno mancare il proprio supporto neanche al “Paolo Mazza”.
Mister Bucchi, al centro delle polemiche degli ultimi giorni, ha approfittato delle dichiarazioni prepartita per lanciare un messaggio carico di emozione a tutta la piazza e anche per prendersi le proprie responsabilità sull’attuale momento: «Ci tenevo ad esprimere un pensiero che in questi giorni ho dentro di me: 11 giugno 2005, Ascoli-Modena, una serata magnifica, credo la più bella degli ultimi 20 anni per l’Ascoli, una città intera chiusa in uno stadio, in cui vincere una partita significò fare un giro di campo come se avessimo vinto la coppa dei Campioni, ma alla fine quella serata significò entrare nei playoff e poi Serie A, significò restituire a una città quello che si rincorreva da tempo, un evento sociale. Dietro quella serata c’è stato un anno difficile, turbolento, tante contestazioni, tanti momenti belli e altri complicati, l’allenatore Giampaolo fu messo tante volte in discussione, ma il fine giustifica i mezzi».
«Quella serata – ha continuato – ti fa capire cos’è Ascoli e Ascoli non è razionalità, ma amore e passione e quando c’è amore tutto è sempre amplificato: le cose non vanno bene ma benissimo, non vanno così così ma malissimo, questa è Ascoli. E’ un popolo, una città, una tifoseria e chi ha giocato qui come me lo sa, io sono l’unico responsabile di questa situazione, mi dispiace moltissimo, sono il primo a soffrirne quotidianamente, mi dispiace per i miei calciatori perché, per quello che fanno ogni giorno, meriterebbero di più, mi dispiace e capisco benissimo i tifosi, quello che vivono loro è quello che viviamo noi in campo, loro gridano, lottano, soffrono, esultano o si disperano, ma chi viene ad allenare l’Ascoli queste cose le sa, l’allenatore dell’Ascoli deve essere forte, deve resistere, combattere, deve saper stare nella tempesta, deve essere leale, ammettere i suoi errori, deve avere personalità e amare incondizionatamente questa città e i suoi tifosi e non deve mollare mai. Ascoli è casa mia, è la mia famiglia, in famiglia accadono le discussioni e i litigi più accesi perché c’è amore e se mettere nel proprio lavoro amore, passione e tutto se stessi è una colpa io sono colpevole al 100%».
Sulla situazione di Marcel Buchel: «Con Marcel ieri ho fatto una bella chiacchierata non solo da allenatore a calciatore, ma fra uomini, probabilmente avremmo dovuto farlo prima. Marcel mi ha espresso la sua volontà di tornare a far parte di questo gruppo e ne sono stato molto contento, così come sono sicuro che la squadra lo ha riabbracciato con tanto affetto. Marcel per me è stato sempre un ottimo ragazzo, ho sempre avuto un buon rapporto con lui e sono contento che possa tornare con noi in squadra, anzi colgo l’occasione per toglierlo ufficialmente dal mercato, una decisione presa da me congiuntamente col ragazzo e la Società, da oggi Marcel è rientrato ufficialmente con noi e sarà a Ferrara, credo sia l’acquisto migliore che potessimo fare».
Chiosa sulla partita di domani, che dovrà essere obbligatoriamente il match della riscossa: «E’ stato un inizio settimana complicato, ci siamo portati dietro le emozioni negative della partita, è ovvio che questo pesa sulla testa dei ragazzi, ma abbiamo ricomposto tutto, abbiamo lavorato bene, ci siamo ricompattati e ritrovati come sempre abbiamo fatto nei momenti difficili. Questo è un grande gruppo, composto da uomini veri prima che calciatori, ho sempre avuto grandi risposte da loro, abbiamo voglia di scendere in campo e ribaltare questa situazione».
A livello di uomini Bucchi ritrova anche Ciciretti e Giordano, ma farà a meno dell’acciaccato Caligara, del partente Bidaoui e di Bellusci (fuori forma). A livello di formazione non sono attese particolari sorpresa. Nel 3-5-2 davanti a Leali il terzetto di difesa sarà composto da Simic, Botteghin e Quaranta. Sulla destra Donati è in vantaggio su Adjapong, mentre sulla sinistra ci sarà l’inamovibile Falasco. A centrocampo Eramo e Collocolo saranno le mezze ali, mentre in cabina di regia Buchel si gioca il posto con Giovane. In avanti il ballottaggio Gondo-Mendes vede il primo in vantaggio per completare la coppia offensiva formata insieme a Dionisi.
Questi i 23 convocati partiti per Ferrara: Bolletta, Guarna, Leali, Adjapong, Botteghin, Donati, Falasco, Giordano, Quaranta, Simic, Tavcar, Buchel, Collocolo, Eramo, Franzolini, Giovane, Ciciretti, Dionisi, Falzerano, Gondo, Lungoyi, Mendes, Re.
LE PROBABILI FORMAZIONI
SPAL (3-4-2-1): Alfondo; Peda, Meccariello, Varnier; Dickmann, Murgia, Zanellato, Celia; Maistro, Valzania; Moncini. Allenatore: De Rossi
ASCOLI (3-5-2): Leali; Simic, Botteghin, Quaranta; Donati, Collocolo, Buchel, Eramo, Falasco; Gondo, Dionisi. Allenatore: Bucchi
Arbitro: Ghersini di Genova (assistenti Schirru di Nichelino e Mastrodonato di Molfetta, quarto ufficiale Sfira di Pordenone, Var Fourneau di Roma, Avar Sechi di Sassari)
Stadio: Mazza, ore 14
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati