di Lino Manni
Vacca Proia che Ascoli! Dopo una settimana di chiacchiere, di mancati arrivi e partenze, in campo si è visto una squadra molto diversa rispetto a quella di Terni. Evidentemente, qualche volta, una tiratina di orecchie fa bene. Non c’è stata la sospirata vittoria ma il pari è ben accetto anche perché si è giocato un tempo in inferiorità numerica. E’ stato un assedio dei padroni di casa, ma alla fine il fortino regge nonostante i numerosi pericoli corsi. Nel primo tempo Giovane tra i migliori, poi un’entrata scomposta gli costa l’espulsione. Leali sul gol è piazzato male, ingannato dal tiro-cross. Ma il portiere si rifà nella ripresa con interventi salva risultato. L’Ascoli è sempre vivo e confeziona il pari con un gol capolavoro sull’asse Falasco-Adjapong. Nella ripresa, nonostante l’inferiorità numerica, Bucchi non cambia modulo e se la gioca. Il campo gli da ragione e i bianconeri corrono qualche pericolo solo nel finale. Forte Alamo regge l’urto e Leali mantenere il risultato. Ma il risultato poteva cambiare anche a favore dei bianconeri se Lungoyi non avesse centrato il palo. Sei i minuti di recupero, come il voto per questo Ascoli… dottor Jekyll e mister Hyde.
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