Non potendo esonerare tutta la squadra, soprattutto dopo la vergognosa figura rimediata a Cittadella, l’Ascoli Calcio ha esonerato a tempo record l’allenatore Bucchi che certo se lo aspettava oppure, chissà, non vedeva l’ora di togliersi un peso simile.
E’ stato esonerato appena finita la partita, glielo avrà comunicato lo stesso Pulcinelli o qualcuno per suo conto. Poi le classiche parole sul sito ufficiale della società per annunciare il divorzio.
A Bucchi sono state riservate 44 parole per sancire l’addio. Con lui via pure tutti i membri del suo staff. Questo il testo: “L’Ascoli Calcio 1898 FC Spa comunica di aver sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra il signor Cristian Bucchi e i suoi collaboratori. Il Club bianconero saluta mister Bucchi e il suo staff e augura loro le migliori fortune personali e professionali”.
Finisce così, dopo 235 giorni, l’avventura di Bucchi ad Ascoli che era iniziata il 14 giugno. All’appello degli esonerati manca il direttore sportivo Marco Valentini. Se la lista dovesse allungarsi con il suo nome, a questo punto non si meraviglierebbe nessuno.
Del resto gli esoneri a coppia allenatore-diesse ormai sono quasi all’ordine del giorno. Basta vedere quello che nelle stesse ore è accaduto a Benevento dove la società campana ha esonerato Cannavaro (allenatore) e Foggia (diesse) dopo la sconfitta casalinga col Venezia.
Bucchi, questo va ricordato e sottolineato tre volte, è stato esonerato dopo il rinnovo del suo contratto che scade il 30 giugno 2025. E’ stato il regalo di Natale dell’Ascoli, consegnatogli il 17 dicembre.
Non è la prima volta che accadono fatti del genere. Infatti non può allora non tornare ala mente l’allenatore Petrone al quale il presidente Bellini rinnovò il contratto il 25 settembre 2015 per poi cacciarlo il 2 novembre.