A qualche giorno di distanza dall’ennesima tragedia andata in scena lungo il tratto piceno dell’A14, esprimendo il proprio cordoglio per i familiari delle vittime, la Cna di Ascoli rivendica ancora una volta il diritto di cittadini, imprenditori e lavoratori di mettersi in viaggio in sicurezza tra le corsie di una delle principali arterie del Paese.
La strage che la scorsa settimana ha coinvolto un’intera famiglia spezzando delle vite innocenti deve necessariamente far riflettere sulla gravità di una situazione di stallo che si protrae ormai da anni, con un elenco di vittime in continuo aggiornamento e la totale assenza di tutele e novità sul fronte dei cantieri.
Con auto e mezzi pesante costretti a transitare ad alta velocità in gallerie a una sola corsia per senso di marcia, da tempo l’autostrada A14 non è in grado di garantire i requisiti minimi di sicurezza per cittadini e imprese non solo del Piceno, ma di tutta Europa.
Siamo infatti di fronte a un tema di grande interesse nazionale, che riguarda da vicino la fragilità di una tratta che ad oggi spezza in due l’Italia delle imprese e dei trasporti, ma anche della quotidianità e del turismo, con ripercussioni drammatiche sul tessuto imprenditoriale ed economico sia locale che italiano.
Nonostante le ripercussioni dell’emergenza sanitaria e dei numeri generalmente in calo nel confronto con il 2019 e le annualità precedenti, nel 2021 in Italia sono stati registrati 2.875 morti nell’ambito di incidenti stradali, il 20% in più rispetto al 2020, con 151.875 sinistri complessivi. In un quadro generale di per sé preoccupante, le variazioni più significative rispetto al 2020 emergono proprio sulle autostrade, dove le vittime crescono del 26,2%.
La situazione peggiora ulteriormente analizzando le statistiche relative al primo semestre del 2022, con un aumento rispetto al 2021 del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (81.437, pari a +24,7%), dei feriti (108.996, +25,7%) e delle vittime entro il trentesimo giorno (1.450, +15,3%), dati che sottolineano inequivocabilmente la necessità di un tempestivo intervento da parte delle istituzioni e degli enti preposti per restituire certezze a chi ogni giorno, per esigenze di lavoro, si mette in viaggio tra cambi di corsia e pericolosissime gallerie a una sola corsia per senso di marcia.
Per queste ragioni, la Cna di Ascoli ritiene indispensabile sospendere i lavori in corso fino alla definizione di nuove misure in grado di mitigare l’impatto dei cantieri sulla circolazione veicolare, ponendo l’accento su un quanto mai urgente ripristino di una viabilità in grado di assicurare l’incolumità di automobilisti e autotrasportatori.
Inoltre, sarà fondamentale elaborare un piano definito e realizzabile affinché possa finalmente vedere la luce una terza corsia, un tema su cui il Piceno attende risposte da ormai troppi anni oltre che un bisogno del tutto accertato, indispensabile sul piano dei servizi e degli investimenti, da soddisfare al più presto per non allontanare dal territorio consumatori e investitori nei diversi settori economici.
Parallelamente alla realizzazione della terza corsia, l’associazione territoriale di Ascoli ribadisce l’urgenza di agire in prospettiva per il futuro del territorio avviando fin da subito una serie di attività di monitoraggio e partecipazione collettiva. In questo senso, l’attivazione di tavoli territoriali da affiancare a un tavolo ministeriale per la crisi della viabilità litoranea Marche Sud e Abruzzo consentirebbe di presidiare politicamente e tecnicamente la gestione degli interventi da mettere in campo, anche sul fronte viadotti, la cui lunghezza impone un’attenta programmazione e un reale coinvolgimento del territorio nelle operazioni di controllo e manutenzione.
Restando in tema, la Cna di Ascoli sottolinea l’utilità di condividere con la cittadinanza aggiornamenti puntuali sulla progettazione e sullo stato dei lavori, in modo da tenere costantemente alta l’attenzione sulle responsabilità delle parti coinvolte e sui tempi stimati per il ripristino della viabilità.
Inoltre, pur riconoscendo un’assoluta priorità alla sicurezza stradale, la promozione di iniziative di carattere ministeriali per l’azzeramento dei pedaggi autostradali alle imprese del settore trasporti contribuirebbe a rendere meno gravosi gli oneri a carico di chi, quotidianamente, deve far fronte a disagi importanti.
Sarà importante, inoltre, ampliare la dotazione di pannelli a messaggio variabile in sede autostradale, con informazioni costantemente aggiornate sui tempi di percorrenza, un aspetto in cui ad oggi gli operatori professionali del trasporto registrano delle forti carenze.
Francesco Balloni, direttore Cna Ascoli: «Non possiamo più permettere che questa situazione di incertezza che si protrae ormai da anni continui a condizionare la quotidianità delle migliaia di cittadini e professionisti che ogni giorno rischiano la vita sul tratto piceno dell’A14. Il Piceno merita maggiori garanzie, chiarezza e tempi certi, anche sul fronte della terza corsia, sui cui non sarà possibile indugiare ulteriormente. In questo senso, il ripristino delle condizioni di sicurezza dovrà rappresentare il punto di partenza di un programma condiviso che, da una necessaria sospensione dei lavori, dovrà tempestivamente individuare le modalità di intervento più opportune per affrontare l’emergenza che il territorio sta vivendo».
Deborah Caioni, presidente Cna Trasporto persone Ascoli: «Le ultime drammatiche notizie di cronaca nera dimostrano ancora una volta la pericolosità di quel tratto autostradale. Le autostrade nascono per agevolare gli spostamenti e offrire maggiori garanzie in termini di sicurezza, due premesse purtroppo venute meno da ormai troppo tempo. Assistiamo costantemente a rallentamenti, incidenti anche mortali e situazioni al limite che destano inevitabilmente molta preoccupazione tra cittadini e addetti ai lavori, oltre ovviamente alle ripercussioni negative che i continui disagi provocano sul piano professionale».
Barbara Pietrolungo, presidente Cna Trasporto merci Ascoli: «Sicurezza, terza corsia e l’aggiornamento costante sullo stato dei lavori rappresentano tre temi prioritari per la nostra associazione e per il territorio. I disagi sono all’ordine del giorno e sotto gli occhi di tutti, a livello locale e nazionale. Al di là della sicurezza, che resta il nodo cruciale della questione, cantieri e rallentamenti non fanno altro che provocare ulteriori difficoltà in termini di tempi di guida e di consegna a un settore già alle prese con serie criticità».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati