di Giuseppe Di Marco
«Sulla Tirreno-Adriatico la Regione Marche, finora, non ha assunto impegni economici». E’ con queste parole che l’assessore al bilancio Domenico Pellei conferma le difficoltà nel mettere in piedi la tappa conclusiva dell’arcinota corsa ciclistica che, come da tradizione, viene disputata in Riviera.
In teoria, l’impegno economico citato dovrebbe essere molto simile, se non uguale, a quello dell’anno scorso: in totale sarebbero quindi necessari 150.000 euro, di cui 100.000 investiti dal Comune e i restanti da Palazzo Raffaello. Fino a questo momento, però, in assenza di risorse provenienti dall’ente sovraordinato, la tappa rimane non confermata.
E’ quanto emerge nella commissione bilancio tenutasi questa sera in Comune, nel corso della quale sono state illustrate le entrate del Comune nel bilancio preventivo 2023. E tra queste, al momento, non figura quella che andrebbe a coprire la Tirreno-Adriatico.
La commissione è servita anche per ragionare su Tari e gestione dei rifiuti. In tal senso, l’assessore Pellei ha annunciato che la tariffa puntuale entrerà in vigore nel 2024, «con il contestuale raggiungimento del 70% di raccolta differenziata. Con il miglioramento di questo dato dovrebbe scattare anche il meccanismo di premialità sulla Tari».
L’assessore al bilancio ha quindi esposto la parte delle entrate in bilancio. «Per quanto riguarda le mense abbiamo aumentato la soglia di esenzione da 7.000 a 10.000 euro, mentre sui parcheggi non abbiamo aumentato i permessi dei residenti. Abbiamo azzerato la parte variabile degli interessi legati agli accertamenti Imu, le cui entrate complessive ammontano a circa 18 milioni. Sul canone unico patrimoniale legato al mercato ambulante, abbiamo riconosciuto un 10% di sconto per i commercianti: per mantenere l’invarianza di bilancio abbiamo aumentato il costo dei permessi legati all’edilizia, che già beneficiano di altre agevolazioni».
Quest’anno, infine, torneranno i proventi della piscina comunale, che ammonteranno a 360.000 euro. Dai parcheggi ci saranno 150.000 in meno e altrettanti dalle mense.
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