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Sanità, l’ira della Riviera: «La conferenza dei sindaci diventi organo dal potere vincolante»

SAN BENEDETTO - L'incontro dei sindaci viene descritto come deludente: alla conferenza manca un presidente, nonché la facoltà di influenzare adeguatamente le scelte in ambito sanitario. La consigliera Barlocci ci mette il carico: «Scendiamo in piazza»
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Aurora Bottiglieri e Ludovica Teodori in commissione sanità

 

di Giuseppe Di Marco

 

La conferenza dei sindaci del Piceno, tenutasi questa mattina, ha scatenato l’ira della Riviera delle Palme. «Dobbiamo richiedere che la decisione presa dalla conferenza dei sindaci sia vincolante – ha detto l’ex sindaco Pasqualino PiuntiIn questo modo ogni scelta, legittimata da tutti i consigli del territorio, dovrà essere eseguita alla lettera. E poi dobbiamo chiedere un incontro sulla sanità con la regione Marche, per esporre le problematiche e le possibilità dei nostri comuni».

 

Ancora più accesa la proposta della consigliera Luciana Barlocci (Rivoluzione Civica): «Dobbiamo appoggiare tutte le sigle sindacali e protestare, andare in piazza». Posizioni che non potrebbero essere più distanti, ma che rivelano il forte malcontento di San Benedetto sulle questioni che riguardano la sanità nel sud delle Marche.

 

La discussione è stata propiziata, in commissione sanità, dalla dottoressa Aurora Bottiglieri, che ha relazionato sulla riunione della conferenza dei sindaci di questa mattina. «Il problema è che non ci sono stati riconosciuti 1.840.000 euro per la stabilizzazione di 180 dipendenti della nostra sanità – ha detto la consigliera di centrosinistra – Ciò comporterà o la riduzione o l’accorpamento dei servizi. I sindacati hanno fatto notare la grande difficoltà degli operatori, dovuta alla mancanza dello stipendio accessorio. Deludente, inoltre, è stata l’assenza della maggioranza dei sindaci necessaria all’approvazione della nota sul finanziamento».

 

L’organo in questione dovrebbe esprimersi, peraltro, su questioni come la distribuzione delle strutture sanitarie, dei reparti, del personale e dei servizi nell’alveo Piceno. «Posso dire – ha concluso Bottiglieri – che il malumore è generale e trasversale alle parti politiche. Dal 2019 l’assemblea dei sindaci non si riunisce ed è un problema, perché è l’organo deputato ad intervenire sulla sanità».

 

Nel corso della commissione, comunque, sono stati toccati altri importanti temi. Ad intervenire è stata Ludovica Teodori, presidentessa dell’associazione Iom Ascoli Piceno, che ha dato il pieno appoggio alla mozione sullo screening mammografico votata all’unanimità dal consiglio comunale. Con questo documento, proposto dalla consigliera Luciana Barlocci, è stato chiesto alla Regione che venga ampliata la platea di beneficiarie dello screening gratuito, che oggi si attesta tra i 50 e i 69 anni.

 

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