di Andrea Ferretti
Dionisi a mezzo servizio, Forte in infermeria, Marsura influenzato all’ultimo momento, Gondo squalificato. Chi segna? Breda ha schierato gli attaccanti che rimanevano, ovvero Mendes e Ciciretti con Falzerano a supporto. Poi ad andare più vicino al gol, al novantesimo, è stato Simic che Breda ha gettato nella mischia come centravanti al posto di Mendes. Il portoghese ce la mette tutta ma continua a deludere. Il Benevento ha giocato in dieci per un’ora e se l’Ascoli non ha vinto può prendersela sì con la sfortuna ma, al di là delle assenze, soprattutto con se stesso. Vincendo il Picchio si sarebbe portato a due punti dalla zona playoff, invece resta dov’era in una classifica che si sta pericolosamente accorciando.
LE PREMESSE – Il Benevento di Stellone (allenò l’Ascoli nel periodo del covid non lasciando tracce) è seguito al “Del Duca” da 227 tifosi, nulla rispetto all’invasione giallorossa della sfida playoff della scorsa stagione che chiuse il cammino del Picchio. Campani in grande emergenza con ben dieci infortunati. L’ex Forte, e in extremis pure Marsura (a letto con la febbre) restano invece nell’infermeria bianconera. Breda, che deve fare a meno degli squalificati Gondo e Giovane, recupera Dionisi (il capitano parte dalla panchina) e nell’inedito attacco si affida a Mendes e Ciciretti, con Falzerano confermato trequartista alle loro spalle.
IL PRIMO TEMPO – Il primo brivido lo procura La Gumina al 9’, la sua girata è neutralizzata da Leali. La risposta dell’Ascoli al 18’con Caligara che conclude a botta sicura, murato in extremis da un difensore. L’Ascoli attacca sui fianchi, il Benevento si difende bene. Giallorossi vicino al gol al 31’ con un missile di Acampora da fuori area, Leali è reattivo e devia in angolo. Il match è equilibrato fino al 34’ quando il Benevento resta in dieci per il secondo giallo mostrato da Cosso a Improta per un fallo su Caligara. Ospiti in grossa difficoltà e al 39’ la serpentina di Falzerano è chiusa dal sinistro di Ciciretti: un rigore in movimento su cu si immola un difensore.
IL SECONDO TEMPO – Giallo nell’intervallo con il Benevento che torna in campo in ritardo. Poi si riparte. Meno di due minuti e Paleari con i piedi si rifugia in angolo su Collocolo. Stellone lascia La Gumina in avanti, gli altri tutti a difendere: non può fare altro. L’Ascoli le prova tutte ma non sfonda. I tentativi col passare dei minuti si trasformano in assalto. Breda ne cambia tre, Stellone due, la musica è la stessa. Dionisi appena entrato va vicino al gol, Paleari è reattivo. Idem dopo un minuto su Collocolo che poi al 35’ sciupa una buona occasione. Il Benevento si piazza con un 5-3-1 per resistere all’urto. L’ultimo tentativo di Breda è la carta Simic versione centravanti. Al 45’ Falzerano spreca da facile posizione e pochi secondi dalla fine c’è la clamorosa traversa proprio di Simic. Dopo il fischio finale tensione in campo tra le due squadre. A separare i due gruppi e far tornare tutti sotto la doccia ci vuole l’intervento della terna arbitrale.
ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Adjapong (11’st Donati), Botteghin, Bellusci, Falasco; Collocolo, Buchel, Caligara (22’st Proia e 36’st Simic); Falzerano; Ciciretti (22’st Dionisi), Mendes (36’st Lungoyi). A disposizione: Guarna, Tavcar, Giordano, Quaranta, Eramo, Sidibe. Allenatore: Breda
BENEVENTO (3-5-1-1): Paleari; El Kaoaukibi (18’st Letizia), Leverbe, Tosca; Improta, Karic, Viviani, Acampora (18’st Pastina), Foulon (26’st Jureskin); Tello; La Gumina (26’st Simy). A disposizione: Manfredini, Lucatelli, Perlingieri, Kubica, Sanogo, Koutsoupias, Carfora. Allenatore: Stellone
Arbitro:Cosso di Reggio Calabria (assistenti Preti di Mantova e Ranghetti di Chiari, quarto ufficiale Vergaro di Bari, Var Nasca di Bari, Avar Valeriani di Ravenna)
Note: spettatori 6.216, incasso 48.670 euro (paganti 2.246 di cui 227 ospiti, euro 16.904; abbonati 3.912, rateo euro 31.165). Espulso 34’pt Improta (B) per doppia ammonizione. Ammoniti: Leverbe (B), Proia (A), Lungoyi (A). Angoli 7-5 per l’Ascoli. Recupero 2’+7′
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