di Giuseppe Di Marco
Cala la mannaia del Coni sulla riqualificazione della vasca esterna. Il comitato olimpico ha dato parere sfavorevole all’impianto sambenedettese, per il quale l’Amministrazione Spazzafumo ha presentato, mesi fa, un progetto di riqualificazione da 1,5 milioni. Il parere non entra nel merito del finanziamento, ma a questo punto il diniego da parte del Dipartimento dello Sport rappresenta poco più di una formalità.
Ad interessarsi della vicenda in prima battuta è stata la consigliera Luciana Barlocci (Rivoluzione Civica), da sempre attiva sul fronte dell’impianto natatorio comunale, prima per la lotta contro il project financing maturato durante l’Amministrazione Piunti, poi per la riapertura della vasca coperta e il ritorno delle società sportive e, infine, per il rifacimento della vasca esterna.
Emerge in questi giorni che la commissione impianti sportivi del Coni, lo scorso 25 gennaio, ha espresso parere sfavorevole alla piscina “Gregori” perché l’impianto oggetto dell’istanza non soddisfa i criteri di funzionalità sportiva e di sicurezza.
In tal senso, il Coni rimarca come nel polo natatorio non siano state incluse due unità spogliatoio riservate agli istruttori e ai giudici, e come i percorsi negli spogliatoi non siano stati adeguatamente differenziati. La commissione inoltre rileva come i presidi di bonifica siano stati posizionati prima dell’accesso al vano scala. Non finisce qui: nel parere si parla di servizi igienici privi di antibagno, di una non agevole ubicazione del locale di primo soccorso, di un numero di rampe di uscita per la vasca baby inferiore rispetto alle aspettative. Inoltre si nota come le sezioni del progetto presentato non sianp “definitive” e non risulta chiaro, al Coni, quali siano le attività sportive previste per la vasca esterna.
Va chiarito che quello del Coni è un parere tecnico alla funzionalità dell’impianto, e non entra nel merito di altre questioni: non dice, per fare un esempio, se sia opportuno intervenire sulla “Gregori” oppure no. Detto questo, quello del comitato olimpico è uno stop pesantissimo con cui fare i conti: il finanziamento di 1 milione da parte del bando Pnrr “Sport e periferie” potrebbe considerarsi già perso.
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