di Salvatore Mastropietro
Basta un rigore di Cheddira al Bari per espugnare il “Del Duca” e infliggere la prima sconfitta all’Ascoli targato Breda dopo dieci punti in quattro partite. A condannare una delle migliori versioni bianconere della stagione è, in particolare, l’espulsione piuttosto ingenua per doppia ammonizione comminata a Falasco dall’arbitro Abisso.
Al fischio finale, mentre impazza la festa degli oltre mille baresi presenti tra settore ospiti e Tribuna “Mazzone”, il Picchio esce tra gli applausi dei suoi sostenitori.
Nel post partita per Roberto Breda le sensazioni sono contrastanti: soddisfazione per un’altra ottima prestazione, ma rammarico per non aver conquistato neanche un punto.
«Mi fa piacere – ha affermato – che l’entusiasmo cresca, ma non dobbiamo accontentarci. Dobbiamo fare punti, sono i particolari a fare la differenza e dopo il primo tempo potevamo fare ancora meglio nella ripresa. Dell’espulsione parleremo negli spogliatoi, ma dovevamo essere più cinici con più cross e più tentativi. A livello di impegno non posso dire niente ai ragazzi, la voglia di andare oltre alle avversità mi è piaciuta tanto. Se non torniamo da questa partita con punti, dobbiamo portarci dietro tanta rabbia ed essere ancora più determinati sapendo che abbiamo tutto per spingere ancora di più».
Sugli episodi che hanno indirizzato il match: «Falasco? Speravo di riuscire ad arrivare alla fine del primo tempo per effettuare la sostituzione. Oggi tutti gli episodi sono stati negativi, ma non possiamo recriminare. Siamo rimasti in partita fino alla fine, purtroppo non è bastato, ma l’atteggiamento è quello giusto».
Ancora sulla prestazione: «A centrocampo i ragazzi iniziano a conoscersi, l’intesa sta aumentando. Falzerano fa un grande lavoro e degli ottimi movimenti, con il passare delle settimane riusciamo a trovarlo meglio. Anche dietro hanno fatto una grande partita contro una delle squadre più pericolose in assoluto nelle ripartenze. Uno degli aspetti in cui dobbiamo migliorare è quello delle palle inattive, abbiamo degli ottimi saltatori e li sfruttiamo poco. Per come siamo dobbiamo fare meglio, non abbiamo i tempi né la convinzione giusta, è un aspetto in cui dobbiamo credere».
Sull’episodio finale con protagonista Dionisi: «Non l’ho rivista quindi non saprei dare un giudizio. Ormai è successo, quindi c’è poco da recriminare».
MIGNANI – Questa l’analisi del tecnico biancorosso: «Sapevamo che l’Ascoli stava bene e avrebbe avuto la spinta del suo pubblico. Abbiamo avuto grande umiltà, nel primo tempo hanno fatto indubbiamente meglio di noi, ma ci diciamo sempre che le prestazioni durano novanta minuti. Siamo stati incudine quando serviva e martello quando dovevamo esserlo. Nell’arco di una stagione non puoi essere sempre bello e perfetto, ciò che conta sono i punti e i ragazzi li stanno facendo anche in modo più “sporco”. Gli episodi arbitrali? Non sono abituato a commentare, durante l’anno ne abbiamo subìti, non so se oggi ce ne siano stati a nostro vantaggio. Capisco che chi le subisce possa recriminare. Il cambio di Bellomo? Maiello ci detta i tempi, mi serviva un giocare con le sue caratteristiche in mezzo al campo. Obiettivo? Non dobbiamo per forza porci degli obiettivi, stiamo facendo un percorso ma le difficoltà sono dietro l’angolo e la settimana prossima c’è il Frosinone. Il nostro pensiero è rivolto solo alla settimana successiva».
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