facebook rss

L’Ascoli sconfitto (0-1) dal Bari, esce applaudito dai tifosi al termine di una gara compromessa dall’espulsione di Falasco

SERIE B - La sfida del "Del Duca" risolta dal marchigiano-marocchino Cheddira con un rigore allo scadere del primo tempo. Poco prima il Var ne ha annullato uno ai bianconeri. La squadra di Breda ha messo sotto la vice capolista anche giocando 55 minuti in inferiorità numerica. Grande spettacolo sugli spalti con 9.000 spettatori, di cui circa 1.200 pugliesi
...

 

 

di Andrea Ferretti      

Ascoli scippato dal Bari, secondo in classifica che, almeno per quello che si è visto oggi al “Del Duca”, non si capisce come possa occupare quella posizione. Oppure si capisce, e allora entra in ballo un campionato di B equilibrato e anche un pò strano con le quattro neopromosse (Bari compreso) che stazionano prima parte della graduatoria, e con Brescia, Spal e Benevento in zona retrocessione.

 

I tifosi del Bari

L’Ascoli ha perso giocando non la più bella ma sicuramente la partita più tosta e gagliarda della stagione, rovinata (“appiccata”) da Falasco che si è fatto cacciare rimediando due ammonizioni in 42 minuti e sbagliando passaggi e tempi finchè è stato in campo. Molto nervoso, sentiva troppo la partita? Sta di fatto che Breda dopo il primo giallo stava facendo scaldare Quaranta e Giordano che non avrebbero certo preso il posto di Mendes. Poi ha rinviato la decisione, forse all’intervallo, e purtroppo per l’Ascoli è arrivato il secondo giallo.

 

Il Picchio fino a quel momento aveva dominato il Bari vedendosi anche annullare un rigore, poi ha subìto il gol proprio dal dischetto per un fallo di Botteghin – ancora una volta il migliore in campo – su Cheddira, marocchino ma marchigiano a tutti gli effetti. I tre punti permettono al Bari di continuare lo sprint promozione. Stavolta li ha ottenuti davvero con il minimo sforzo. Si interrompe invece la serie positiva di Breda e si allontanano i playoff.

 

LE PREMESSE – Ascoli senza lo squalificato Buchel e gli infortunati Adjapong, Proia e Bellusci. Nell’infermeria del Bari restano invece Folorunsho e Ceter. Moduli speculari con Mignani e Breda che danno fiducia dal primo minuto a chi ha risolto l’ultima partita: Mendes accanto a Gondo nell’Ascoli, Bellomo (ex non rimpianto, come sempre fischiatissimo al “Del Duca”) a sostegno del marchigiano-marocchino Cheddira e Esposito preferito ad Antenucci.

 

IL PRIMO TEMPO – Ritmi subito molto elevati e tifo spettacolare per tutte e due le squadre (circa 1.200 i tifosi pugliesi tra Distinti Est e Tribuna Mazzone). L’Ascoli parte a testa bassa con pressing alto e asfissiante. Al 17’ la prima conclusione pericolosa è bianconera: Mendes trova il varco buono poi spreca sul fondo. Al 26’ sugli sviluppi di un angolo Botteghin versione centravanti si gira e calcia, la palla finisce addosso a Molina, per l’arbitro la tocca con una mano ed è rigore ma il Var lo richiama a vedere l’azione: decisione annullata. Al 36’ Ascoli vicino al gol con Collocolo, decisivo il guantone di Caprile. Al 42’ la gara cambia volto dopo il secondo giallo a Falasco. L’Ascoli resta in dieci, poi piove sul bagnato quando al 45’, nella prima occasione in cui il Bari si vede dalle parti di Leali, Abisso assegna un rigore per fallo di Botteghin su Cheddira, che poi trasforma dal dischetto.

 

IL SECONDO TEMPO – Nell’intervallo vanno sotto la doccia Giovane (al suo posto Quaranta per ovvi motivi tattici) e un deludente Bellomo sostituito da Maiello. Nella ripresa al 15’ Breda cambia l’attacco: Forte e Marsura per Mendes e Gondo. Mignani risponde con Scheidler per Esposito. Ad attaccare, sebbene in dieci, è sempre l’Ascoli. Al 22’ Donati sbaglia un retropassaggio e Botteghin rimedia su Cheddira. Altro doppio cambio del Bari: Mallamo per Maita e Benali per Molina. Al 33’ Scheidler prova a sorprendere Leali, il pallonetto è fuori misura. All’ultimo minuto di recupero le proteste dell’Ascoli per un presunto rigore su Dionisi, stavolta il Var dice che si può continuare a giocare: una manciata di secondi ed arriva il triplice fischio. A riassumere nella maniera più esplicita il pomeriggio marchigiano del Bari, che ha giocato 55 minuti con un uomo in più, è senza dubbio l’ingresso nel finale del difensore Di Cesare al posto di un centrocampista: sette minuti per dare manforte al fortino biancorosso.

 

ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Donati, Simic, Botteghin, Falasco; Collocolo (37’st Eramo), Giovane (1’st Quaranta), Caligara; Falzerano (27’st Dionisi); Gondo (15’st Forte), Mendes (15’st Marsura). A disposizione:  Guarna, Lungoy, Ciciretti, Giordano, Sidibe, Eramo, Franzolini, Tavcar. Allenatore: Breda

 

BARI (4-3-1-2): Caprile; Pucino, Zuzek, Vicari, Mazzotta; Molina (27’st Benali), Maita (27’st Mallamo), Benedetti (42’st Di Cesare); Bellomo (1’st Maiello); Esposito (15’st Scheidler), Cheddira. A disposizione: Frattali, Matino, Di Cesare, Antenucci, Botta, Morachioli, Ricci, Dorval. Allenatore: Mignani

 

Arbitro: Abisso di Palermo (assistenti Vecchi di Lamezia Terme e Trinchieri di Milano, quarto ufficiale Perri, Var La Penna, Avar Marcenaro)

 

NOTE: spettatori 8.857, incasso 95.555 euro (paganti 4.887 di cui circa 1.200 ospiti, euro 63.789; abbonati 3.970, rateo euro 31.766). Espulso 42’pt Falasco (A) per doppia ammonizione entrambe per gioco falloso. Ammoniti: Giovane (A) e Maita (B). Angoli 6-0 per l’Ascoli. Recupero 3’+4′


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X