di Benedetto Marinangeli
Alla fine Samb-Porto d’Ascoli si gioca. Anzi, si sta giocando. Il “Riviera delle Palme” è rimasto off limits fino alle ore 14. E fino a quell’ora non si sapeva ancora se le squadre, ma soprattutto la Samb sarebbe scena in campo. Alla fine ecco la decisione dopo una mattinata vorticosa. Iniziamo dall’arrivo della Samb in pullman poco prima delle 12. Per quell’ora gli ultras della Curva Nord avevano indetto un ritrovo nel piazzale antistante alla Curva Sud. Ma alle 11,55 il bus con i rossoblù a bordo è riuscito a passare anche perché c’erano solo una trentina di supporters ad attenderli. Un paio di manate ai vetri e nulla di più, tutto davanti gli occhi vigili delle forze dell’ordine.
Poi gli ultras hanno chiesto un colloquio con la squadra, bocciato dalle Forze di polizia. Intorno alle 12,40 è arrivato il Porto d’Ascoli con gli ultras che si sono spostati nel piazzale antistante la curva nord. C’è stato un lancio di bombe carte, cori contro la squadra ed alcuni rossoblù. Preso di mira particolarmente il capitano Federico Angiulli. Poi, intorno alle 13,25 Luca Lulli e l’attaccante Giuseppe Torromino sono usciti dallo stadio e si sono recati a parlare ai tifosi.
Grande movimento delle forze dell’ordine, poi i due calciatori hanno fatto rientro al Riviera. I due, poi, sono fuori dalla distinta consegnata all’arbitro Maccorin di Pordenone. Alle 14, infine è stato permesso anche ai giornalisti di entrare nell’impianto. Samb e Porto d’Ascoli hanno svolto regolarmente gli esercizi di riscaldamento. La stracittadina, alla fine, si gioca. E il coupe de theatre alle 14,25: al Riviera è arriva anche il presidente Roberto Renzi insieme al figlio Nicolò.
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