di Luca Capponi
In effetti, se non fosse tutto incredibilmente vero, la cornice sarebbe perfetta per un film di Checco Zalone. In breve: c’è un tratto di strada dove la sosta è vietata ma le auto posteggiano lo stesso, in barba al pericolo e alla possibilità di essere sanzionati (leggi qui). Di multe, però, neanche l’ombra. Qualcuno la chiama sosta selvaggia, anche se non tutti (soprattutto chi ci parcheggia) sono d’accordo. Fin qui, purtroppo, scene già viste un po’ ovunque. Il nostro Paese si chiama Italia. Il colpo di teatro, però, sta per arrivare. Sì, perchè dopo decine di segnalazioni, il momento della “svolta” sembra(va) finalmente arrivato. E invece…
Il resto, lo lasciamo raccontare al cittadino che ci ha segnalato quanto accaduto nella giornata di oggi, lunedì 6 marzo, in uno dei tratti più “chiacchierati” del centro storico.
«Dopo aver fatto i soliti tre giri dell’abitato tra Corso Mazzini e Piazza Cecco d’Ascoli ed aver osservato il solito caos di auto parcheggiate in curva, sulla rotonda e lungo l’intera strada, in evidente pericolo per la circolazione, riesco a trovare stranamente posto nello slargo ove c’è il fruttivendolo -racconta-. Resto in auto per finire una telefonata e vedo sopraggiungere una pattuglia della Polizia locale con auto di servizio, che parcheggia dietro alle macchine posteggiate lungo la strada, e osservo scendere due vigilesse perfettamente ed elegantemente vestite in uniforme, con blocchetti alla mano».
«Incredibilmente, dico a me stesso, forse i solleciti e gli articoli della stampa sono finalmente serviti a qualcosa e ora si comincia a sanzionare -è la prosecuzione-. Stavo quasi per scendere e fare i complimenti. Ma mi accorgo che si avvicinano alle auto e con rapidità infilano un foglio sotto il tergicristallo. Poi, stranamente, si avvicinano anche a me che ero rimasto in auto, perfettamente posteggiato entro le strisce blu, col permesso residenti ben in vista, e fanno per consegnarmi lo stesso foglio posizionato sotto i tergicristalli degli altri automezzi che sostano in divieto».
«A quel punto chiedo cortesemente di cosa si tratti -va avanti la segnalazione-. Mi sento dire : “È un avviso che stiamo diffondendo e che ricorda che giovedì, per il passaggio della corsa ciclistica Tirreno – Adriatico, qui non si può parcheggiare dalle 9 alle 15”. Effettuata la consegna e messi gli avvisi sulle altre auto, sono andate via».
«Sono rimasto inebetito -conclude-. Se avessi visto l’apparizione incredibile di una divinità non sarei rimasto così di stucco. La Polizia locale non viene mandata per verbalizzare le infrazioni ma per mettere dei cortesi inviti a non posteggiare in divieto, dove hanno visto le auto, per far passare una corsa ciclistica. Se credete che sia uno scherzo fatevi un giro per vedere questi avvisi lasciati da una pattuglia in divisa con auto di servizio».
Ebbene, noi a verificare ci siamo andati. Uno di quei foglietti lo abbiamo visto davvero. E lo abbiamo fotografato. Ora, dopo che qualcuno ne avrà spiegato il senso a residenti (alcuni dei quali hanno anche formato un comitato per far sentire la propria voce in merito) e cittadini (la prima cosa che viene in mente è che, in teoria, lì non si potrebbe parcheggiare mai, non solo durante la corsa), siamo pronti per inviare il tutto al buon Luca Medici: non sia mai che Zalone utilizzi la scenetta per uno dei suoi prossimi film…
Sosta selvaggia e pericoli, nessuna sanzione per i furbetti di via Angelini? (Il video)
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